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Perugina, il piano industriale finisce in consiglio: mozione del Prc

Rifondazione comunista si schiera con i sindacati e i lavoratori che contestano la Nestlè. Il sindaco Boccali: "serve il confronto senza forzature"

"Rifondazione comunista di Perugia è stata stamattina a sostegno del presidio organizzato da lavoratori e sindacati della Perugina. Continuiamo a pensare che le proposte avanzate da Nestlè per lo stabilimento della Perugina di San Sisto siano inaccettabili": lo hanno affermato il segretario provinciale del Prc, Enrico Flamini e il capogruppo al Comune di Perugia Emiliano Pampanelli, ribadendo la loro solidarietà alle lavoratrich che "hanno fatto bene a scioperare e manifestare e  pretendendo chiarezza su tutti i fronti".

"Soprattutto fanno bene a chiedere di essere parte attiva per le soluzioni da mettere in campo" hanno continuato  "Senza un piano industriale concreto con progetti di investimenti, piani per il recupero dei volumi produttivi e del mantenimento dei livelli occupazionali, l’annuncio del calo di produzione e di 150 esuberi svela una carenza di corrette politiche aziendali e nasconde la volontà di depotenziare il sito produttivo di Perugia e trasformarlo in semplice base logistica del gruppo Nestlè".
 
Rifondazione Comunista ha presentato una mozione urgente che impegna il Comune di Perugia ad aprire subito un Tavolo istituzionale con Regione e parti sociali che lavori per il buon esito della trattativa con Nestlè e che elabori un vero piano industriale per potenziare il sito produttivo di San Sisto.
 
Il sindaco Wladimiro Boccali, presente al presidio, ha precisato che è importante "prima di tutto che si svolga una corretta interlocuzione tra azienda e rappresentanti dei lavoratori, nel rispetto della migliore tradizione delle relazioni sindacali. La Perugina di San Sisto ha una lunga consuetudine in questo senso. Introdurre forzature non conviene a nessuno, come non servono, soprattutto oggi, posizioni preconcette e chiuse al confronto”. “Il punto centrale - aggiunge Boccali - è che la Nestlè continui ad investire in uno stabilimento che per storia, qualità di prodotto, efficienza, rappresenta un punto di eccellenza del gruppo. All’ interno di questo argomento sta in tutta la sua complessità il tema del lavoro e della qualità del lavoro, a partire dai diritti, dalla stabilità, dallo sviluppo, dalla sicurezza. Penso che lo scenario in cui siamo scivolati nostro malgrado in Italia imponga a tutti grande senso di responsabilità, assieme alla disponibilità a cercare soluzioni innovative non solo per oggi ma anche per domani. Soluzioni che però non vadano a colpire ulteriormente i lavoratori e non creino problemi alle loro famiglie, perché negli ultimi mesi di queste “soluzioni” ne abbiamo viste anche troppe”.
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