Mannaia Isee sugli studenti dell'Università di Perugia: "Ci rimette anche la città"
L'allarme dei consiglieri del Pd Bori e Bistocchi: "Aumenti delle tasse immotivati, c'è anche chi ha perso la borsa di studio. Situazione pericolosa anche per Perugia"
La mannaia non conosce pietà. Cala e basta. E stavolta sotto ci sono finiti gli studenti di Perugia. “Stiamo seguendo con molta attenzione e una buona dose di preoccupazione quello che sta accadendo alla popolazione studentesca nella nostra città: purtroppo gli iscritti agli atenei e agli istituti di formazione universitaria di Perugia, in questi giorni di rinnovo dell’iscrizione, stanno avendo delle brutte sorprese del tutto inaspettate”.
A parlare sono i consiglieri comunali del Pd Tommaso Bori e Sarah Bistocchi. Il punto è sempre quello. E si chiama Isee: “Molti studenti - sottolineano i due - si sono ritrovati un pesante ed immotivato aumento delle tasse universitarie rispetto allo scorso anno: senza alcun aumento del reddito familiare hanno subito uno scatto nelle fasce di pagamento, causato dal cambiamento del calcolo dell’Isee, senza una conseguente riforma del sistema di tassazione e degli importi delle rate”.
E c'è di peggio. Ancora Bori e Bistocchi: “Altri studenti ancora, a loro insaputa, hanno perso la borsa di studio, l’alloggio nei collegi universitari e l’accesso alla mensa che avevano garantiti fino allo scorso anno, senza alcuna variazione del loro stato reddituale, ma solamente per un ricalcolo burocratico dell’Isee”. La morale di questa triste favola la scrive il duo democratico: “L’esito di questa amara sorpresa – spiegano - si sfoga tutto sulla pelle degli studenti e delle loro famiglie: si rischia di costringere molti giovani ad abbandonare gli studi per l’aumento improvviso dei costi o l’esclusione dai servizi agli studenti”.
Ancora i consiglieri comunali: “Questo, oltre a ledere il principio costituzionale del diritto allo studio – argomentano i dem - , porterà un ulteriore danno alla città di Perugia sul piano della vitalità sociale e culturale, ma vorremmo sottolineare con fermezza che anche il forte danno all’economia cittadina non va sottovalutato”. Come il postino, la mannaia colpisce due volte. Una volta gli studenti, una Perugia. Senza se e senza ma di sorta. Quindi, che fare? “Ci auguriamo che sia le istituzioni locali sia quelle universitarie stiano seguendo l’evolversi della situazione con la stessa attenzione e preoccupazione che abbiamo noi – concludono Bori e Bistocchi in coro - . Ma soprattutto che prendano le dovute contromisure per evitare inconvenienti a carico della popolazione studentesca e della città di Perugia”.