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"Caro Pd, con Boccali un disavanzo di 35 milioni: sarà recuperabile in 28 anni"

L'intervento integrale dell'assessore al bilancio del Comune di Perugia Cristina Bertinelli che risponde - duramente con tanto di conti alla mano relativi alla passata amministrazione Boccali - alle polemiche sollevate da Pd e Socialisti sui ritardi nei pagamenti ai fornitori

Riceviamo e pubblichiamo l'intervento integrale dell'assessore al bilancio del Comune di Perugia Cristina Bertinelli che risponde - duramente con tanto di conti alla mano relativi alla passata amministrazione Boccali - alle polemiche sollevate da Pd e Socialisti sui ritardi nei pagamenti ai fornitori che, se confermati, non consentirebbero il rinnovo dei contratti dei precari e nuove assunzioni. Così recita la norma per contenere i tempi sui pagamenti ai privati. 

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di Cristina Bertinelli*assessore al bilancio

Le polemiche sollevate dall’opposizione relativamente al peggioramento dei termini di pagamento dei fornitori appaiono davvero strumentali, cariche di vuota demagogia e in gran parte non corrispondenti al vero.

La problematica che stiamo affrontando trova la propria origine nella norma che dispone il divieto di assunzione del personale in caso di ritardo nei pagamenti superiore ai 60 giorni (mentre erano 90 giorni per il 2014) che è stata introdotta con il DL del 24 aprile 2014 n.66. A differenza di quanto affermato dagli esponenti della minoranza, l’indice di tempestività dei pagamenti del Comune di Perugia è tutt'altro che peggiorato rispetto al passato: nel 2013 il ritardo medio nei tempi di pagamento era di 81 giorni, nel 2014 di 79 giorni, mentre nell’anno in corso la tendenza è al miglioramento della tempistica.

Appare inoltre utile rammentare che l’eredità lasciata dalla precedente amministrazione avrebbe portato il Comune di Perugia ad una procedura di vero e proprio dissesto finanziario se non fosse stato per l’impegno profuso dal Sindaco Romizi nell’aver voluto evitare, al di là di ogni polemica politica, un fatto così traumatico per le sorti della città e dei cittadini che si sarebbero visti drasticamente comprimere la maggior parte dei servizi pubblici.

In particolare, si ricorda che l’anticipazione di tesoreria lasciata dal Sindaco Boccali ammontava a € 37 milioni circa con un costo per interessi passivi di oltre € 1,2 milioni e il rendiconto 2014 ha chiuso con un disavanzo di 35 milioni che grazie al lavoro dell’attuale Giunta sarà recuperabile in 28 anni (un ventottesimo dello stesso, pari ad euro 1 milione e 250 mila euro, troverà copertura già dal 2015). 

Vanno anche  ribadite le pregnanti difficoltà del Comune di Perugia nell’incasso di crediti ormai obsoleti come, per citarne i principali, quelli maturati verso le partecipate Umbria Mobilità, Gesenu ed Umbra Acque nei confronti delle quali il Comune vanta crediti che complessivamente oltrepassano la soglia degli 11 milioni e che sono riconducibili ad anni pregressi ormai lontani, a forte rischio d’incasso.  Preme sottolineare come la precedente amministrazione aveva anche provveduto ad incrementare la tariffa d'igiene urbana dal 2010 al 2013 di  oltre 10 milioni di euro con un ulteriore costo interamente a carico dei perugini che, fino all'anno 2014, hanno anche dovuto sobbarcarsi la morosità di altri concittadini, poiché nulla era stato stanziato per il fondo crediti di dubbia esigibilità. 

Se a questo si aggiungono le sempre crescenti riduzioni che il Governo centrale sta attuando nei trasferimenti a favore degli Enti Locali, che negli ultimi anni hanno registrato per il Comune di Perugia contrazioni di oltre il 60% (Fonte Il Sole 24 Ore), la situazione appare sicuramente complessa e superabile solo grazie al cambio di rotta che si sta mettendo in atto con l'attuale legislatura e non certo con le sterili polemiche di chi sa bene chi sono i veri autori delle problematiche che oggi stiamo affrontando

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