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Politica Centro Storico / Corso Pietro Vannucci

"Prima gli italiani e i residenti da tempo", la nuova visione delle case popolari a Perugia

Approvato in commissione in Comune la proposta di deliberazione di Fratelli d'Italia: "Così evitiamo i ghetti"

Cambiare affinché tutto cambi: “Maggiore equità nell’assegnazione degli alloggi di edilizia residenziale sociale, ponendo come cardine principale la residenza nel territorio regionale e comunale, dando la giusta e doverosa rilevanza al contributo sociale e lavorativo dei soggetti richiedenti nella comunità sociale di riferimento”. Ovvero, al netto del politichese, “una modifica in cui il Comune potrà assegnare ai residenti da almeno 15 anni il massimo dei punti discrezionali a sua disposizione, ovvero quattro”. Paletti gente, paletti.

In pratica: il gruppo Fratelli d’Italia al Comune di Perugia, con la proposta di deliberazione approvata a maggioranza in prima commissione, pone la pietra d’angolo per una nuova visione delle case popolari a Perugia. E la loro assegnazione. “E’ assurdo che, in particolar modo gli italiani, siano spesso penalizzati nell’accesso alle case popolari. Con la nostra richiesta” continuano Clara Pastorelli e Stefano Mignini “vogliamo evitare che, come purtroppo già accaduto nella città, si creino delle zone “ghetto” che sono fonte di conflitto con i residenti della zona, come accaduto ad esempio a Ponte Pattoli, le cui istanze in tal senso sono state portate all’attenzione dai cittadini nel corso di un’assemblea pubblica con il sindaco Romizi”.

Conclusione con chiamata a Palazzo Donini: “In questo processo di rimodulazione”, concludono Pastorelli e Mignini, “chiediamo che anche la Regione faccia la sua parte, innalzando, nella legge di disciplina, gli anni necessari per l’accesso al Bando ad un minimo di cinque”.

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