rotate-mobile
Politica

L'INTERVISTA a Alessio Fioroni | "Passo in Fi perche affidabile e con un progetto per Perugia. La Lega Umbria? Ha fallito su..."

"Abbiamo bisogno di sostanza e concretezza, da parte di tutti, iniziative ed idee realmente utili e funzionali, andare possibilmente fino in fondo con progetti e visioni. C’è molto da lavorare per la città"

Forti mal di pancia nella Lega in Umbria, a causa di correnti e personalismi, sono ormai noti a tutti dopo i casi di Spoleto, Todi e altri centri minori.  Ora anche il gruppo della Lega Perugia perde pezzi importanti. Perchè, Alessio Fioroni, ha deciso di non rinnovare la tessera e di lasciare poi la Lega?

Le correnti, non mi sono mai interessate, ne sono sempre stato fuori.Certo, se un partito che in Umbria era praticamente quasi inesistente quattro anni fa, è oggi diviso in correnti, non  è un bel segnale. Capirei e solo in parte, se si trattasse di correnti di pensiero, ma se nemmeno questo c’entra, allora è un problema.Ciò detto, è un tema che non mi appassiona, adesso ancor meno.

Io, ho solo e sempre cercato di lavorare utilmente, rapportandomi agli organi di partito riconosciuti e così continuerò a fare anche altrove, come è logico che sia per strutture organizzative, più o meno complesse. I personalismi? Laddove presenti, creano danni irreversibili. La mia decisione, ha una lunga fase di maturazione, parte dall’agosto del 2019. L’uscita della Lega da un governo, in cui era entrata da terza forza in parlamento, peraltro con un peso importante, credo sia stato un errore, che ci ha portato direttamente alla situazione attuale, ad una linea politica ondivaga e contraddittoria, a sempre più corto respiro ed al conseguente e giustificabile calo di consensi.

Perchè secondo lei la Lega Umbria è passata dal boom elettorale e di iscritti ad un momento di crisi e di sconfitte anche in piazza storiche favorevoli? Quanto incide l'attuale governance regionale rispetto alla flessione nazionale?

Si è  trattato di un fattore esogeno, ha beneficiato dell’ondata di consenso nazionale nei confronti di un leader che, in quel momento, tra il 2018 ed il 2019, era in grado di farsi carico di tutto e tutti, a prescindere dalla struttura che aveva alle spalle. Poi, è arrivato il momento delle scelte, delle decisioni, dell’azione politica e delle persone e li non ha funzionato. La Lega, credo abbia mancato il proprio compito su Perugia, perdendo un’occasione storica nel costruite una classe politica in grado di alzare il livello della proposta e della conseguente azione, non dimostrandosi in grado di interpretare e di rispondere alle esigenze del tessuto civile ed economico.Perugia, ha la sua storia, cultura e civiltà millenarie, non può essere vista ed interpretata come altre realtà, con diverse peculiarità e tutt’altre caratteristiche. Il governo della Regione, intesa come istituzione, mi pare possa considerarsi al netto della pur importante compagine consiliare leghista, cosa diversa.

Perchè ha scelto il gruppo di Forza Italia e quale sarà il suo ruolo in una maggioranza che appoggia fedelmente da anni il sindaco Romizi?

Non certo per convenienza, ma perché credo che Forza Italia, è il partito di centro destra con maggiore capacità ed esperienza di governo, in grado di interpretare e governare il territorio e meglio soddisfare le istanze del suo tessuto civile. Una forza politica affidabile, che occupa uno spazio con potenziali grandi margini di crescita, anche oltre la sua stessa esistenza. Quanto al mio ruolo, sarà lo stesso di adesso, il consigliere, che, se fatto bene, è più che sufficiente a contribuire in maniera costruttiva, se fatto male, è inutile, come inutili sono gli altri ruoli istituzionali male interpretati. Sarà mia premura, stimolare quanto più possibile la maggioranza, la Giunta ed il Sindaco, nell’interesse della comunità. Abbiamo bisogno di sostanza e concretezza, da parte di tutti, iniziative ed idee realmente utili e funzionali, andare possibilmente fino in fondo con progetti e visioni. C’è molto da lavorare per la città, occorre farlo bene.  Spazi, aggregazione, qualità della vita e dei servizi, vitalità in generale. Ci teniamo tutti.

Il centrodestra può sopravvivere solo se...
In parte le ho già risposto, può continuare a vivere, se da seguito a ciò che di buono ha fatto, interpreta il territorio ed i suoi protagonisti, i cittadini, non solo se rappresentati in categorie, o associazioni, ma anche singolarmente. Sopravvive, se ha una visione di Città complessiva, se dimostra vitalità, se riempie i contenitori secondo le reali esigenze, se affronta alcune ataviche questioni cittadine.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

L'INTERVISTA a Alessio Fioroni | "Passo in Fi perche affidabile e con un progetto per Perugia. La Lega Umbria? Ha fallito su..."

PerugiaToday è in caricamento