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Elezione a Perugia, Katia Bellillo: "Con noi stop cemento in città. Case sfitte subito ai bisognosi"

Katia Bellillo è candidata a sindaco per il progetto Perugia Città in Comune che riunisce diverse forze di sinistra. E' appoggiata dall'omonima lista

Katia Bellillo è candidata a sindaco per il progetto Perugia Città in Comune che riunisce diverse forze di sinistra. E' appoggiata dall'omonima lista.

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Cinque anni di giunta Romizi, c'è qualcosa da salvare?

Per noi è tutto da riconvertire, dalla mobilità ai trasporti alla viabilità, il piano regolatore e quello del commercio. Questa città va finalmente governata come non lo è stata in questi ultimi cinque anni. Perché non si può dire che la giunta e il sindaco Romizi hanno avuto la capacità e una strategia per governare tutti gli interessi, anche positivi, presenti. È tutto disperso, si vedono tante ricchezze dissipate. Invece, quello che è necessario, è prima di tutto mettere ordine per creare una città a misura di persona, di persone, diverse tra loro con le proprie specificità e diversità, dove ognuno deve avere l'agio di vivere, non nella solitudine. Anzi, piuttosto nella certezza che c'è l'amministrazione pubblica che è presente. E controlla, le partecipate per esempio. Penso all'acqua, alla nettezza urbana. Qui abbiamo da difendere i servizi sociali. Che Perugia una sia città dove si possa vivere con tranquillità, dove nessuno abbia fame, tutti abbiano una casa e dove l'assistenza e l'istruzione siano identici per tutti. Abbiamo bisogno di bloccare la costruzione di nuovi centri commerciali. La cosa entusiasmante che ci ha aiutato a comprendere quello che avevamo intuito è che i cittadini sono articolati in tante associazioni e hanno elaborato, partendo dalle loro esperienze, proposte per governare meglio la città e noi, partiti con un progetto da costruire insieme ai cittadini, ci siamo riusciti, ci siamo trovati in sintonia. Siamo stati invitati da tante associazioni anche di categoria, firmato impegni e abbiamo detto la stessa cosa. Il nostro progetto sta delineando il programma che applicheremo con i cittadini anche con organismi come consulte territoriali per confronto e consulto continuo con sindaco, giunta e consiglio comunale

Con centrosinistra c'è margine per dialogo?

Purtroppo quello che non ci ha permesso di lavorare tutti insieme come è successo cinque anni fa è che Pd ha abbracciato le politiche privatistiche, avviando la privatizzazione di tanti istituti che per noi dovrebbero rimanere in mano pubblica senza margine di profitto, l'aver abbracciato le regole di mercato pensando di governarlo, ha creato una profonda distanza. A sostegno di Giubilei non mancano soggetti con cui non mancano affinità e militanza passata e presente. su tante questioni ci ritroviamo. Il punto è che, per quanto mi riguarda, noi vogliamo vincere comunque ottenere un bel risultato dopodiché ci metteremo intorno a un tavolo e sapremo discutere da persone responsabili che hanno cuore sorti città e volontà di toglierli dal ricatto dei poteri forti come è successo negli ultimi 15 anni.

La vostra idea di sicurezza per Perugia.

La vera emergenza sono i tentativi di infiltrazione mafiosa, in particolare, come ci racconta la commissione Antimafia, in relazione, per esempio, ad alcuni importanti progetti edilizi. Poi, la sicurezza, secondo noi, non è solo mettere il punto luce, che va bene, ma è togliere dal bisogno le persone che vivono in questa città. Se c'è chi non sbarca lunario, che non ha casa, che non ha assistenza, che vive nella solitudine più completa, è nel degrado che interviene malavita e quindi si genera l'insicurezza dei cittadini. L'opera che vogliamo fare è quella di convertire il modo di vedere, governare e vivere la città

Tre cose da fare nei primi cento giorni da sindaca

Prima di tutto ci sono delle cose con costano niente e non costano nulla: modificare regolamento comunale che non debbano più concedere spazi pubblici a forze razziste, omofobe, sessiste. E ancora un intervento contro ludopatia, un problema enorme che tocca giovani e anziani e poi avviare percorso amministrativo per bloccare il piano regolatore generale e il piano per il commercio. Stop alle nuove abitazioni, stop ai nuovi centri commerciali. Un'altra cosa che si può fare è quella di prevedere che immobili abbandonati del Comune e privati vengano dati in uso a persone che hanno bisogno dell'abitazione.

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