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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

Da Perugia una voce che rompe il silenzio: "Rispetto del diritto internazionale per una pace giusta e duratura in Medio Oriente”

Passa in Consiglio Comunale la mozione urgente dedicata al conflitto tra Israele e Palestina presentata da Idee Persone Perugia, Rete Civica Giubilei e Partito Democratico

“Perugia si è impegnata a chiedere al Governo di assicurarsi che Israele faciliti le operazioni di soccorso e assistenza umanitaria nella striscia di Gaza, fermi l'espropriazione e la demolizione delle case a Gerusalemme Est e gli insediamenti illegali in Cisgiordania e rimuova gli ostacoli che impediscono le elezioni libere e regolari in Cisgiordania, Gerusalemme Est e nella Striscia di Gaza”. 

Una voce che rompe il silenzio quella che arriva dal capoluogo umbro, da sempre città della pace, dove il Consiglio comunale ha approvato (con i voti a favore dell’opposizione e l’astensione della maggioranza e di Mori di Italia Viva) la mozione urgente dedicata alla drammatica situazione in Medio Oriente presentata da Idee Persone Perugia, Rete Civica Giubilei e Partito Democratico. 

“Ora anche Perugia - sottolinea la consigliera Lucia Maddoli di Idee Persone Perugia - si è impegnata a chiedere al Governo italiano di assicurarsi che Israele faciliti le operazioni di soccorso e assistenza umanitaria nella striscia di Gaza, garantendo l’apertura dei varchi per il passaggio dei mezzi e persone di soccorso. E di farsi promotore, in sede Onu e di Unione Europea, di una determinata azione diplomatica di pace basata sul rispetto del diritto internazionale”.

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L'obiettivo è quello di "fermare l'espropriazione e la demolizione delle case a Gerusalemme Est e gli insediamenti illegali in Cisgiordania" oltre che quello di "rimuovere gli ostacoli che impediscono le elezioni libere e regolari in Cisgiordania, Gerusalemme Est e nella Striscia di Gaza". Il gruppo consigliare chiede che "si agisca in sede Onu per un immediato riconoscimento dello Stato di Palestina come membro a pieno titolo delle Nazioni Unite, per permettere ai due Stati di negoziare direttamente in condizioni di pari autorevolezza, legittimità e piena sovranità".

E ancora: “Per costruire vera pace e sicurezza per entrambi i popoli in quella terra martoriata - conclude Maddoli - occorre rimuovere alla radice le ingiustizie alla base del conflitto israelo-palestinese, che inevitabilmente alimentano posizioni estremiste e violente, a partire dalla applicazione delle numerose risoluzioni delle Nazioni Unite sulla questione e dal riconoscimento del diritto del popolo palestinese ad un proprio stato e al pieno godimento dei diritti umani”.

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