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Martedì, 16 Aprile 2024
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Il Comune di Perugia cambia "metro": le case popolari prima agli italiani

Via libera alla proposta di delibera che modifica il regolamento comunale per assegnare ai residenti da almeno 15 anni nel territorio comunale il massimo dei punti

Approvato: 20 voti favorevoli, 2 astenuti e 8 presenti non votanti. Dal consiglio comunale di Perugia arriva il via libera “per una più equa assegnazione a favore degli italiani degli alloggi di edilizia popolare”. I consiglieri di Fratelli d’Italia Clara Pastorelli e Stefano Mignini, che insieme al collega di Forza Italia Carlo Castori hanno presentato la proposta di delibera che modifica il regolamento comunale per assegnare ai residenti da almeno 15 anni nel territorio comunale il massimo dei quattro punti discrezionali per l’accesso alle case popolari, esultano. La maggioranza stavolta ha tenuto botta e ha acceso il semaforo verde sulla proposta.

“Più alloggi agli italiani, agli anziani, ai portatori di handicap, a chi perde il lavoro e una maggiore azione di controllo verso i furbi", spiegano i consiglieri. “Questi i punti salienti dell’intervento che privilegia chi risiede a Perugia da più di 15 anni. Una nuova visione sulle case popolari che punta ad evitare la costituzione di ghetti”.

E ancora sul tappeto rosso dell’approvazione. Di nuovo Pastorelli e Mignini: “Abbiamo ascoltato, come Fratelli d’Italia, le istanze dei cittadini, nelle assemblee pubbliche dei quartieri, come in quella di Ponte Pattoli col sindaco Romizi, come negli incontri quotidiani e ciò che è emerso è il malessere di vedere gli alloggi popolari abitati da soggetti che, in molti casi stranieri, dichiarano una condizione di indigenza, che non corrisponde spesso al vero”.

Spazio anche una randellata all’opposizione, che una volta era al governo: “Notiamo con sorpresa che dentro il Palazzo la sinistra continua a difendere gli errori del passato, invece fuori dal Palazzo si traveste da paladina dei cittadini con raccolte firme che chiedono quello che noi oggi abbiamo approvato. Sarebbe stato più semplice e coerente votarlo in aula”.

Infine, la conclusione. Con un richiamo alle “promesse” del passato: “Questo intervento era uno dei punti salienti del nostro programma elettorale e abbiamo dato una volta ancora prova di saper mantenere le promesse fatte ai cittadini. Ora è necessario che la Regione riveda i criteri generali per l’accesso alle case popolari; la situazione di disagio dei nostri connazionali è grave, sotto gli occhi di tutti, soprattutto in questo momento di crisi economica e non si può continuare ad ignorarla”.

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