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Perugia, l'assessore Wagué: "Bori? Un rompicoglioni, deve crescere", esplode la polemica

L'intervista di "Corso Vannucci" scatena il caos. E Bori risponde: "Alcuni insulti sono delle medaglie. Lui è d'esperienza, ha già cambiato 5 partiti e 3 schieramenti"

“Bori? E’ un rompicoglioni. E’ più forti di lui”. E ancora: “Non stai registrando, vero?”. La voce è quella dell’assessore comunale di Perugia Dramane Diego Wagué, stuzzicato a dovere da Pasquale Punzi e immortalato nelle immagini di Corso Vannucci, la nuova rubrica in onda sul web (in pillole) e su Rete Sole.
“Nell’opposizione Giaffreda, Miccioni abbinano saggezza al confronto democratico leale e corretto”, dice Wagué. Ma per Bori no. Per il consigliere del Pd “non posso dare altri appellativi – spiega Waguè – a uno che al ballottaggio prende l’uomo nero che si allea con Romizi definendolo uno scandalo, mi sembra che non abbia capito tante cose”.

Di più. Punzi non molla e pungola Wagué. L’assessore continua: “Sono ragazzi che hanno bisogno di crescere e di maturare, quando arriverà la fase della saggezza sarà un po’ più facile confrontarsi, romperà meno i coglioni”. E Bori, parola dell’assessore, “diventerà una figura della città al di là di maggioranza e opposizione, il che vuol dire saper riconoscere alla maggioranza se fa una cosa ottima. Io sono cresciuto col motto libertè, egalitè, fraternitè che è la libertà di scelta. Se uno è sposato può divorziare. E ha anche possibilità di uscire da un partito se non è più consono alle proprie idee”.
Il video termina qui. La polemica, invece, si accende. Il consigliere d’opposizione risponde, tra i meandri del post di supporto su Facebook: “C'è chi è in vendita e chi no. Felice di "rompergli i coglioni", sempre troppo poco”. Oppure: “Meglio rompicoglioni che in vendita”. E “Alcuni insulti sono delle medaglie. Lui è d'esperienza, ha già cambiato 5 partiti e 3 schieramenti”.

Il segretario comunale del Pd di Perugia Francesco Giacopetti, invece, si imbestialisce: “Trovo davvero singolare che un uomo delle istituzioni, un uomo della città, si permetta di esprimere pubblicamente giudizi personali piuttosto scomposti sui suoi avversari politici. Non lo trovo divertente nè suscita simpatia un atteggiamento così poco istituzionale e quantomai irrispettoso. I consiglieri del Pd, tra cui Tommaso Bori , siedono in consiglio per essere opposizione, per incarnare una visione alternativa del futuro di Perugia e per portare avanti progetti ma anche per denunciare mancanze e segnalare difficoltà da aggredire, non certo per essere comparsa silente. Vorrei, dunque, ricordare all'assessore Wague che essere uomo della città non significa per forza condividere linea politica e proposte della maggioranza di governo e che incalzare l'amministrazione su temi centrali per lo sviluppo e la crescita della città, per la sua tenuta sociale, non significa essere rompicoglioni, ma fare politica nell'interesse dei cittadini”.

L’assessore Emanuele Prisco, in tutto questo caos, tenta di fare il pompiere (che poi fa davvero quello di mestiere, più o meno, fuori dal Comune): “E famoce una risata, si può scherzare anche tra avversari...chi conosce Dramane Diego Wagué sa che scherza sempre e bene si presta allo spirito delle interviste di Pasquale Punzi...Tommaso Bori sei troppo intelligente x fare come i "rosiconi" sfigati...meglio criticato che compatito...se rispondeva "chi?" Ti assicuro sarebbe stato molto peggio”-
E Buon Natale a tutti. Bori compreso.

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