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Perugia-Ancona, aziende umbre sull'orlo del baratro e strada a metà: "Il Ministero deve intervenire"

I capigruppo dell'Assemblea Legislativa dell'Umbria chiedono di attivare un tavolo per risolvere i problemi della Perugia-Ancona con l’obiettivo di completare l’opera il prima possibile

Anno nuovo, vecchia storia. Perugia-Ancona, aziende umbre sull'orlo del fallimento dopo la crisi della Astaldi e strada ancora a metà. Da Palazzo Cesaroni esce un documento unitario di tutti i capigruppo del consiglio regionale, dopo l'incontro con i rappresentanti dell’Ance Umbria, di Confartgianato dell’Umbria e delle Marche, e membri del comitato delle aziende che hanno lavorato all’opera: "Attivare un tavolo, con il pieno coinvolgimento del Ministero delle Infrastrutture, per risolvere i problemi della Perugia-Ancona. L’obiettivo è completare l’opera il prima possibile". 

La chiamata è per il Ministero delle Infrastrutture e per Toninelli. La situazione non è più rimandabile. Anche nella conferenza di fine anno della Regione Umbria, la giunta aveva lanciato l'allarme sul futuro dei lavoratori delle imprese subappaltatrici, chiamando in causa il Governo Lega-5Stelle.

Nel documento si legge che “di fronte alle difficoltà delle aziende sub-appaltatrici che lavorano per la realizzazione della strada Perugia-Ancona per conto della società Quadrilatero, si chiede l'attivazione urgente di un tavolo composto da Quadrilatero, Anas nazionale, Regione Umbria e Regione Marche e con il pieno coinvolgimento del Ministero delle Infrastrutture, per affrontare le problematiche sorte durante la realizzazione dell'opera”. Inoltre i capigruppo ritengono che “nelle more del confronto fra i soggetti del tavolo sopra indicato, non si debba riprendere l'attività della Perugia-Ancona senza l'impegno a definire i termini per la ripresa dei lavori stessi”

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