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Provincia, perdita di competenze: le proteste dei consiglieri

I cosiglieri della Provincia di Perugia protestano per la perdita di competenze dell'ente, a seguito della semplificazione amministrativa e la conseguente ricaduta sul personale

Arrivano le proteste dei consiglieri provinciali del capoluogo umbro, dopo la semplificazione amministrativa, per la perdita di competenze delle Province e le conseguenze sul personale: "Le azioni della Provincia di Perugia in materia di gestione del personale sono al momento fortemente condizionate dalla attuale situazione di incertezza dovuta alla nuova legge sulla semplificazione amministrativa e normativa dell’ordinamento regionale e degli Enti Locali territoriali, alla riforma endoregionale che apporterà modifiche strutturali all’organizzazione amministrativa regionale e, infine, ma non per importanza, alla proposta di riforma costituzionale giacente in Parlamento".

E’ quanto affermato dall’assessore alle risorse umane della Provincia di Perugia, Stefano Feligioni nel corso dell’ultima seduta della Commissione di Controllo e Garanzia convocata dal presidente Giampiero Panfili per discutere nel merito del modello organizzativo dell’Ente.

Panfili ha chiesto all’assessore Feligioni di operare sulla base di una corretta valutazione rispetto al personale dell’Ente che tenga conto di ‘chi lavora e di chi invece non lavora: “Sulla questione VAS, le cui competenze sono state tolte alle Province la responsabilità va imputata solo ed esclusivamente alla Regione che le sta delegittimando e depotenziando".

"Se si continuerà a togliere le competenze alle Province, non serviranno più veramente. Vista l’attuale incertezza – ha affermato il consigliere provinciale Piero Sorcini - è necessario e urgente riqualificare il personale dal punto di vista professionale al fine di non scontare, in futuro, gli esuberi di alcuni profili. E’ necessario ed opportuno, altresì, dare obiettivi precisi a dirigenti e titolari di posizioni organizzative”.

“Con le attuali riforme nazionali, ma soprattutto regionali come ad esempio sulla semplificazione amministrativa – ha aggiunto Valter Carloia – c’è una perdita di ruolo e di funzioni da parte delle Province che si ripercuote anche sul personale dipendente. La perdita di competenze in materia urbanistica, che porterà ad una deregolamentazione su vari fronti, rappresenta un segnale inequivocabile del fatto che la Regione è intervenuta prima del Governo, tagliando attività fondamentali di controllo delle Province”.

Mentre Luca Baldelli ha chiesto che: "La politica del personale dell’Ente sia improntata verso la valorizzazione dei profili più bassi, sia dal punto di vista economico che della qualificazione dei profili stessi, la redistribuzione ottimale delle risorse umane e misure sempre più volte a fare della Provincia un ente snello e funzionale”.

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