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Per Di Maio è già ministra, per gli elettori chissà: l'ascesa di Giannetakis. La polemica: firmò appello per il Sì al Referendum

La professoressa perugina, classe 1972, criminologa ed esperta in sicurezza nazionale, presentata nel governo futuribile del Movimento 5 Stelle. Ma di certo non è una grillina della prima ora... ecco perché

Ufficialmente deve ancora superare lo scoglio del collegio uninominale della Camera Perugia 1 come candidato del Movimento 5 Stelle, ma da oggi pomeriggio è stata presentata come futuro ministro dell'interno di un eventuale governo a 5 Stelle. Sugli scudi Paola Giannetakis, perugina, affascinante 46enne.

Ma quali sono i suoi titoli? Criminologa ma soprattutto specialista di security e di intelligence, con rapporti universitari con Inghilterra e Gran Bretagna. E’ professoressa straordinaria presso l’Università degli Studi Link Campus University di Roma. Dirige due master universitari presso quest’Università: uno in Scientific Intelligence e uno in Scienze criminologiche e Investigazioni Forensi. Coordina il curriculum di Scienze Forensi, Investigative e Criminologiche nel percorso di laurea in Giurisprudenza.

E’ membro attivo della comunità scientifica internazionale in materia di psicologia applicata e criminologia. Collabora con numerose riviste scientifiche nello specifico settore. Ha svolto anche incarichi di consulente tecnico in vari casi giudiziari. Collabora con le forze di polizia nell’ambito dei settori di competenza, nonché in ambito di security management. Responsabile del nascente centro di ricerca in scienze e tecnologie applicate alla security e all’intelligence. Coordina numerose ricerche scientifiche nell’analisi di fenomeni complessi come il terrorismo, la violenza di genere e la cyber-psychology. Insomma un curriculum vasto e importante. Ma certo non si può dire che si tratta di una grillina della prima ora, una di quelle che c'era quanco il movimento non superava il 3 per cento alle amministrative e regionali di qualche anno fa.

Un piccolo scheletro politico c'è, come ribadito dalla trasmissione di 8 e Mezzo di Lilli Guber: "Aveva aderito al fronte del sì, quello ulta renziano, per la grande riforma costituzionale che prevedeva la abolizione del senato e delle province e di altri enti non considerati utili".  La stessa notizia data con tanto di documenti ufficiali dall'Huffington Ma Di Maio ha subito respinto le accuse: "A Noi interessano le competenze per il bene del Paese". Tanta esposizione mediatica a pochi giorni dal voto può essere positiva ma anche un boomerang. Di certo che il collegio Perugia 1 alla Camera diventa sempre più interessante e contendibile.

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