rotate-mobile
Politica

Partito Democratico dell'Umbria, prove di tregua: "Dobbiamo ricostruire, c’è bisogno del contributo di tutti"

La lettera del segretario regionale agli sfidanti al congresso: "Il Pd è di tutti ed è un partito plurale, dalla qualità della partecipazione dipende la forza della ricostruzione"

"Ricostruire". E ancora: "Ricostruire, per uscire dalla marginalità e ritrovare credibilità nella progettualità, condivisione nella partecipazione". E per farlo, di norma, serve pace. O almeno una tregua (specie dopo il congresso). Così Tommaso Bori, il nuovo segretario regionale del Partito Democratico dell'Umbria, prende carta e penna e scrive una lettera ai candidati al congresso per 'invitarli' all'assemblea regionale. E comincia citando Gramsci. "Mi sono convinto che, anche quando tutto è o pare perduto, bisogna rimettersi tranquillamente all'opera, ricominciando dall'inizio". 

Per Bori "il Pd dell’Umbria ha percorso negli ultimi anni una strada stretta tra grandi difficoltà, spesso apparentemente insormontabili".

Breve elenco: "Difficoltà politiche, organizzative, di contenuto e di relazione, che hanno sfibrato la nostra capacità di stare insieme e di rimanere connessi alla comunità che abbiamo l’ambizione di rappresentare", aggiunge il segretario regionale.

Ma, di nuovo, ecco la 'grande sfida' del Pd: ricostruire. E per farlo, di nuovo, serve qualcosa che somigli a una tregua: "Ora - spiega la lettera di Bori - , dopo una lunga e complicata stagione commissariale prima e congressuale poi, portiamo sulle spalle una grande responsabilità che è anche una grande sfida: ricostruire, per uscire dalla marginalità e ritrovare credibilità nella progettualità, condivisione nella partecipazione. Per farlo c’è bisogno del contributo di tutti, ciascuno secondo le proprie inclinazioni e possibilità, nello spirito plurale, aperto e democratico che ci identifica". 

In Umbria, si legge nella lettera, "lanceremo nei prossimi giorni la Conferenza programmatica regionale, nelle intenzioni uno spazio e un momento di confronto e di dialogo sulla nostra agenda politica, che definisca il perimetro della nostra attività e l’orizzonte della nostra visione per la comunità. Vogliamo parlare di lavoro e di sociale, di nuove povertà e di diritti, di crescita e sostenibilità, di ambiente e digitale". E poi l'invito agli avversari di congresso: "Soprattutto su questo ci confronteremo, mercoledì, in occasione della prossima assemblea regionale. È per questo che ci tengo particolarmente alla presenza di quanti possono e vogliono contribuire a rendere solido ed efficace il nostro percorso. Con la consapevolezza che il Pd è di tutti ed è un partito plurale, dalla qualità della partecipazione dipende la forza della ricostruzione". 

Tentativo di tregua, via missiva. Appuntamento 'a mercoledì'. Si ricomincerà dall'inizio?

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Partito Democratico dell'Umbria, prove di tregua: "Dobbiamo ricostruire, c’è bisogno del contributo di tutti"

PerugiaToday è in caricamento