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Il Pd comincia la marcia verso la Leopolda umbra, quattro temi in quattro settimane

Si comincia con "I giovani e il lavoro". Presentato il vademecum per aiutare i ragazzi nella ricerca di una occupazione. Leonelli frena sulle candidature democrat e fustiga il centrodestra: "Balletti e primarie fantasma"

Quattro argomenti per quattro settimane. Il Pd regionale comincia la marcia verso le elezioni regionali del 2015 con “I giovani e il lavoro”. Poi toccherà a infrastrutture, economia e semplificazione amministrativa. Il tutto in attesa della Leopolda umbra di marzo, dove 30 tavoli discuteranno dei 30 temi individuati dalla segreteria democrat per il futuro dell’Umbria. E per stilare un programma per le urne, ovviamente. “Prima il progetto, poi il programma, poi ancora la coalizione e infine le candidature”. Parola di Giacomo Leonelli, il segretario regionale. La mappa è questa. Adesso c’è da trovare il posto adatto per piazzare questi tavoli (deve essere molto grosso) e una data definitiva. E anche la conferma di un esponente nazionale (la Serracchiani?), così da certificare l’incontro che “sicuramente sarà in Umbria”.

Ma torniamo ai giovani e al lavoro. A presentare il risultato del “pensatoio” democratico di nuova forgia, di fianco al numero uno regionale, Serena Santagata e Giovanni Rubini. Il “libricino” che spiega ai ragazzi come approcciarsi al mondo del lavoro (punto per punto) e quali errori non commettere mai e poi mai è solo un pezzo del lavoro di #Umbriaverso. Sì, un hashtag di twitteriana memoria che incorpora tutta “l’operazione tematiche” messa in piedi da Pd. Raccolte in poche pagine, per punti e a lato del vademecum, ci sono le proposte elaborate dalla nuova guardia democratica. Qualcosa come “Più politiche attive e tutela delle fasce deboli di lavoratori e non, incentivi per l’assunzione di precari e donne, defiscalizzazione per le aziende e la creazione di un fondo regionale di supporto per le imprese del territorio, ovviamente extra bancario”. E anche una spiegazione del Jobs Act e della Garanzia Giovani. Poi, con cadenza settimanale, arriveranno l’economia, le infrastrutture e la semplificazione. Uno ogni giovedì. Online sul sito del Pd, sui social network e in ogni dove.

Ma le elezioni bussano alla porta di gran lena e il segretario non risparmia qualche manata in direzione centrodestra. Tipo: “Sapete nulla delle primarie? Io non ho sentito più una parola. Le fanno oppure no?” Oppure: “Ma che balletto hanno fatto sulla E45? Mi lasciano perplesso”. E anche: “Dall’altra parte mettono insieme una coalizione e poi si scontrano sui temi fondamentali. Si sommano situazioni contraddittorie”. Infine, un passaggio radente sulle candidature del Pd e affini per la Regione: “Sono il tema finale – frena Leonelli – non il primo. Partiamo dai temi, non dai nomi. E per rappresentare il progetto servirà una squadra capace di suonare lo spartito del futuro”. In altre parole, “le trattative febbrili in segrete stanze ancora non ci sono”, secondo Leonelli. Morale della favola: “Non cominciate a fare campagna elettorale quattro mesi prima, che poi i soldi indietro io non ve li ridò”.

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