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Nomine Sanità: scontro in regione tra la Marini e il consigliere Nevi

Aspro scontro a Palazzo Donini, tra Catiuscia Marini e il consigliere Raffaele Nevi per quanto riguarda la legge che definisce i nuovi criteri per le nomine del settore della sanità

L'atmosfera si fa calda a Palazzo Donini, dove è in atto uno scontro politico tra la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini e il consigliere regionale del Pdl, Raffaele Nevi. Il terreno di battaglia è l'annoso tema della sanità e più nel particolare dei nuovi criteri di nomina introdotti nella legge regionale.

Una nota di Palazzo Donini punta la sua riflessione sull'autonomia che la politica dovrebbe in materia di nomine: "sull’autonomia della politica, soprattutto in tema di nomine, la presidente Marini non accetta lezioni da nessuno, men che meno da chi, come il consigliere regionale Nevi, ha firmato una proposta di legge che, questa sì davvero inaccettabile, voleva sottoporre ad una commissione di nomina del Consiglio regionale, dunque di esclusivo riferimento politico, addirittura la valutazione di merito per la nomina dei direttori di strutture complesse, leggi primari ospedalieri, alla faccia dell’autonomia, come dice il consigliere”.

Questa è la reazione della Regione in merito alle dichiarazioni del capogruppo regionale del Pdl, Nevi che ha recentemente affermato che: "la legge regionale che definisce i nuovi criteri per le nomine in sanità,  nasce dalla iniziativa della Giunta regionale che ha voluto rafforzare soprattutto i criteri di valutazione del merito per le nomine. Un rafforzamento voluto dalla Giunta regionale in quanto i direttori generali delle Aziende sanitarie e ospedaliere ricevono dalla stessa Giunta un mandato fiduciario proprio perché concorrono alla realizzazione degli obiettivi di politica sanitaria della Regione”.
 

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