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Martedì, 16 Aprile 2024
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Nomine sanità nel limbo, la maggioranza boicotta il consiglio: tutto in fumo

Tutto in fumo per la mancanza del numero legale. In Aula solo i consiglieri d'opposizione: "Questo è un circo, la gente ha bisogno di risposte"

Rinvii, mediazioni e nervi tesi. Morale: niente nomine dei direttori della sanità. La terremotata giunta Marini cerca di ricucire lo strappo con l'assessore Barberini e il consiglio regionale dell’Umbria finisce chiuso alle 17.08 dalla presidente Donatella Porzi per mancanza di numero legale. Presenti in Aula solo gli otto consiglieri dei gruppi di opposizione.

“Dopo la sessione di question time – riporta una nota di Palazzo Cesaroni - , alla rispesa dei lavori, il capogruppo del Partito Democratico, Gianfranco Chiacchieroni, ha chiesto l'inserimento all'ordine del giorno della richiesta di istituzione della Commissione speciale per le Riforme statutarie e regolamentari, avanzata da tutti i presidenti dei gruppi di Palazzo Cesaroni. Le opposizioni di centrodestra e liste civiche, invece, hanno chiesto di discutere subito la loro mozione sui “Criteri per la nomina dei direttori generali delle Aziende sanitarie regionali”. A questo punto, dopo una sospensione, la presidente Porzi ha constatato la mancanza del numero legale”. Una bella fumata nera, in attesa della riunione di Giunta. Nel frattempo, le opposizioni regionali caricano a testa bassa.

“Ci saremmo aspettati che la presidente della Giunta  - attacca Claudio Ricci - venisse in Aula a riferire sulle nomine dei direttori della sanità regionale. Per questo chiediamo di discutere la nostra mozione in merito, visto che nel bilancio della Regione Umbria il 78 per cento dei costi sono per la sanità regionale. Le nomine devono essere fatte secondo le indicazioni di questa Assemblea, che ha il diritto di discutere di un argomento così importante. Prima delle nomine bisogna dire a quale sanità ci si riferisce. Invece si è pensato ai nomi e non al merito dei problemi”. Il consigliere del Movimento 5Stelle Andrea Liberati ci va giù durissimo: “Serve tornare al rispetto di questa Aula. E le sedie vuote della Giunta non dimostra rispetto. È paradossale e grottesco moltiplicare in questa fase le Commissioni quando qui c'è il nulla. Mozioni importanti sono ferme da mesi. Non è questo il modo di procedere. Questa Aula torni ad avere la centralità che ha perduto a suon di deleghe alla Giunta. Torni qui il focus delle scelte. L'Assemblea deve decidere. Vorrei andare avanti perché i problemi si accumulano e la gente fuori attende risposte. Basta con questi giochetti”. Dalla padella alla brace. Stravolta tocca a Marco Squarta, consigliere di Fratelli d’Italia: “Stiamo assistendo ad uno spettacolo indegno da parte della maggioranza. Chiediamo di anticipare la discussione della nostra mozione e la Giunta scappa in blocco come se ci fosse un allarme antincendio. Serve rispetto, come quello che noi abbiamo dimostrato aspettando in Aula da questa mattina”.

Nel dubbio, Emanuele Fiorini della Lega Nord, definisce la situazione delle nomine “un circo”. E ancora: “È ora di finirla. Basta con questo atteggiamento assurdo della maggioranza. La gente fuori ha bisogno di risposte”. In conclusione, il capogruppo di Forza Italia Raffaele Nevi: “Noi non parteciperemo ad alcuna votazione finché non ci dite che cosa sta succedendo. Quello a cui stiamo assistendo è uno spettacolo indecente. Questo è un Consiglio surreale, ridotto a terra di nessuno. Ci fa ribrezzo la metodologia con cui si sta trattando questa Aula, con gli assessori che sono fuggiti tutti insieme. Ci state dicendo una serie di menzogne dette a raffica”. La prossima volta andrà di nuovo così?

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