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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

L'INTERVENTO - Spagnoli (Mov.Perugia): "Pediatria, una storia vecchia…tutto iniziò nel 2015"

Riceviamo e pubblichiamo la nota della presidente del Movimento di Perugia che ripercorre la crisi di pediatri a Perugia senza risparmiare l'ex partito di maggioranza del Pd.

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di Carla Spagnoli Presidente Movimento per Perugia

Il futuro della Pediatria all’Ospedale di Perugia da alcuni giorni è diventato il tema predominante del dibattito politico e mediatico umbro. La carenza cronica di personale sanitario, purtroppo, sta emergendo in tutta la sua forza adesso, ma il problema è molto più vecchio, ha delle cause ben più profonde. In questi giorni il PD, con in testa i “soliti” Bori e Bistocchi, si sta distinguendo nel cavalcare l’onda mediatica e la polemica… Ma con quale faccia il PD ha il coraggio di parlare ancora di sanità umbra e attaccare la giunta e l’Assessore Coletto, in carica da meno di un anno? Davvero vogliono farci credere che i problemi di Pediatria sono nati soltanto adesso, dopo le ben note vicende di “Sanitopoli”?

Vicende nelle quali il reparto di pediatria è stato in più occasioni coinvolto: ricordiamo le famose intercettazioni in cui emergeva la volontà di dare una metaforica «bastonata tra i denti» alla Professoressa Susanna Esposito, che non si era piegata a ricatti e soprusi! In quelle occasioni non abbiamo sentito una sola protesta da parte di Bori e dei suoi compagni… Possiamo comprendere benissimo e far nostre le preoccupazioni di quelle associazioni che pretendono spiegazioni e garanzie sul futuro del reparto, ma da Bori, dal PD e dalla sinistra non accettiamo francamente nessuna lezione su come far ripartire la sanità che loro stessi hanno gestito fino a ieri, facendo danni a livello di gestione e di immagine!!! Come dicevamo, i problemi in Pediatria, purtroppo, sono molto profondi e toccano innanzitutto la governance del reparto: dall’agosto 2013 al 2015 il reparto era in buone mani, affidato al Professor Alberto Verrotti, che rivestiva la carica di Direttore della Struttura Complessa della Clinica Pediatrica dell’Azienda Ospedaliera, come Professore Associato. 

Nel 2015 il Professor Verrotti tornò in Abruzzo dove divenne Professore Ordinario e da quel momento sono iniziati i problemi per la Pediatria di Perugia che si è trovata scoperta, con un solo ricercatore universitario a disposizione. La Direzione della clinica venne allora provvisoriamente affidata al Dott. Maurizio Stefanelli in qualità di facente funzioni, in attesa di un Professore indicato dall’Università, visto che la clinica pediatrica in convenzione è a direzione universitaria. Dopo vari approcci in Italia con diversi Professori Associati di Pediatria (di cui uno in servizio all’Ospedale Bambin Gesù che vinse il concorso bandito da Professore Associato ma non prese servizio) l’Università di Perugia bandì un posto da Professore Ordinario e la scelta dell’Università, tramite concorso, cadde sulla professoressa Susanna Esposito, all’epoca in servizio a Milano come Professore Associato. 

Il resto è storia nota e il triste epilogo della Professoressa costretta ad andarsene a Parma ancora oggi grida vendetta, ma su questo il silenzio del PD fa molto, molto rumore… Alla Esposito, al termine della sospensione, non fu restituita la guida della Pediatria e la Professoressa preferì trasferirsi a Parma, avendo avuto la opportunità di vincere il concorso da Professore Ordinario là bandito. Oggi il reparto è guidato dal Prof. Giuseppe Di Cara, l’unico ricercatore di cui sopra, nel frattempo diventato Professore Associato. La giunta e l’Assessore Coletto, insieme al nuovo commissario Marcello Giannico, si trovano quindi a fronteggiare una situazione molto delicata, figlia di problemi ben più intricati e profondi, come abbiamo descritto sopra. Si dice purtroppo che molti pediatri, oggi, hanno riserve nell’accettare di trasferirsi a Perugia proprio per la mancanza di una governance stabile e per le note vicende giudiziarie e di cronaca che hanno travolto l’Azienda Ospedaliera lo scorso anno. Siamo preoccupati anche per la Scuola di specializzazione di Pediatria: quale sarà il suo futuro…? 

Per fronteggiare l’emergenza e garantire il servizio nel reparto si sta adottando una soluzione “tampone” fino a fine anno, con medici “esterni”, in attesa del concorso per 5 posti a tempo indeterminato, le cui procedure dovrebbero concludersi entro l’anno. L’Assessore Coletto e il Direttore Regionale Dario dovrebbero essere messi nelle condizioni di poter lavorare serenamente e prendere in autonomia tutte le decisioni sulla sanità e la coalizione di centro-destra dovrebbe far quadrato intorno a loro, a partire dalla Presidente Tesei... Coletto e Dario rappresentano le uniche speranze di vero cambiamento nella sanità, cambiamento necessario per attirare le migliori figure professionali per l’azienda Sanitaria di Perugia e gli altri ospedali dell’Umbria, se necessario anche da fuori Regione. 

Le migliori menti della sanità umbra, a poco a poco, stanno andando via, tra trasferimenti e pensionamenti: se non verranno adeguatamente rimpiazzate la nostra sanità, e insieme ad essa la nostra Università, rischiano una crisi senza precedenti!

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