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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

M5S ufficializza la candidatura di Cristina Rosetti: "Cambieremo Perugia insieme ai cittadini"

Il Movimento 5 Stelle scende in campo e presenta il suo candidato a sindaco Cristina Rosetti. Tanti i punti affrontati per una campagna elettorale che di fatto è già iniziata

In piedi. Mani conserte e viso imbronciato, perché “questa Amministrazione proprio non va” ed esprimere la propria ira, anche visibilmente parlando, appare cosa dovuta. Seduta, invece, con i militanti storici del Movimento5Stelle, in una sala della Partecipazione, a Palazzo Cesaroni, che gremita così si è vista ben poche volte, è una Cristina Rosetti più agguerrita che mai. La giovane candidata a sindaco del M5S, anno 1970, tanto per essere precisi, alza subito i toni in perfetto linea con Grillo e, forse anche in perfetta linea con quello che ha da dire.

Dietro i 32 candidati che annuiscono e, raramente intervengono, ma la polemica parte subito con un demagogico “la politica non deve essere vista in maniera strumentale”. Ma loro figli di nuovi tempi, alla sterile demagogia, affiancano anche i contenuti, snocciolando come un rosario infinito quel che “effettivamente c’è da cambiare, rifare e rimpostare”. Almeno a loro dire.

“Coesione, condivisione e accessibilità”. Sono queste le parole chiave di un programma che ormai è solo da rileggere. Pronti nel cassetto tutti gli argomenti da tirare fuori in campagna elettorale, anche se i grillini è ben noto che sono sempre sul campo di battaglia, scovando, a volte, l’inscovabile. Ed è così che l’attacco parte a “un’Amministrazione” che, come ha sottolineato la Rosetti, “ha mantenuto ben poche promesse del programma presentato ben cinque anni fa”. Portando così alla “deriva Perugia”. Tutto appare buio e sembrerebbe anche incestuoso “perché comprendere gli appalti non è stato semplice, anzi è un lavoro difficilissimo”. Per non parlare poi di “quella brutta bestia chiamata trasporto pubblico” che come sottolinea il candidato a sindaco del M5S “è stato studiato in maniera del tutto sbagliato, chiedendo a una società di Bologna di ridisegnare le tratte dei pulmann. Conclusione? Il giorno dopo la città era in tilt”.

E poi? Poi il problema discariche e raccolta differenziata. Ovviamente sul tavolo il progetto Rifiuti Zero, perché non è possibile “che noi regaliamo il vetro, non riusciamo a riutilizzare la carte e neanche a guadagnare un euro, facendo così lievitare vertiginosamente la bolletta ai cittadini”. E se c’è già chi grida vittoria analizzando i sondaggi che li danni al 25%, loro preferiscono percorrere la strada della modestia, con una Rosetti che rimarca più volte “non sappiamo ancora chi ci voterà, ma siamo sicuri che un’opportunità così non si ripresenterà”. E quindi sognare diventa cosa dovuta. Primo atto da sindaco? “Ovviamente da concordare con tutti i militanti del Movimento, ma forse creare uno statuto della città condiviso”.

Ma mentre i grillini scavano fino in fondo al “pentolone” tirando fuori scheletri che spiattellano sui giornali tramite comunicati stampa che “sfornano” con cadenza quasi giornaliera, c’è chi sembra traballare, come il centrodestra con uno Zaganelli che forse opterà per un dietrofront. Dal Pd tutto tace al momento, o quasi.

I candidati -  Massimo Aiello, Pietro Altieri, Laura Alunni, Michela Bigonzoni, Maria Gabriella Brunori, Simone Calisti, Marco Camilloni, Luigi Cesarini, Noemi Cipollone, Antonio Donato, Fabrizio Ercolanelli, Michele Fastellini, Maria Fiorito, Natale Fiorucci, Massimo Furiozzi, Domenico Genua, Stefano Giaffreda, Roberta Massi, Sabrina Monaco, Simone Nardelli, Alessandro Naticchioni, Fabio Paganini, Enzo Parrini, Emma Pavanelli, Michele Pietrelli, Doriana Racanelli, Stefania Racano, Cristina Rosetti, Miriam Scarabattoli, Matteo Severini, Damiano Stano, Maurizio Venezi.

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