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Governo, deputati dei 5 Stelle in prima linea: "Presentate proposte di legge: taglio degli onorevoli e più potere ai cittadini"

La deputata Tiziana Ciprini, tra i promotori, spiega agli elettori umbri le due proposte di legge fortemente sostenute dal partito di maggioranza del Governo Conte

E' da sempre un punto forte del programma del Movimento 5 Stelle, quello di ridurre il numero dei parlamentari e senatori, per risparmiare importanti risorse da rinvestire nei territori. Ma non finisce qui: sempre dai 5 Stelle arriva la proposta di legge per l'introduzione del referendum propositivo che permetterà ai cittadini di avere un maggiore peso sulle scelte da prendere per il Paese. Le due grandi novità politiche ai tempi del Governo Conte - e quindi con forti possibilità di essere approvate - sono state spiegate dalla deputata umbra Tiziana Ciprini, membro della Commissione Lavoro. 

“Semplificazione, partecipazione, democrazia diretta, miglioramento del rapporto tra cittadini e istituzioni, trasparenza, risparmio e lotta agli sprechi che allontanano la macchina dello Stato e le sue articolazioni dai bisogni comuni: sono questi gli obiettivi principali del nostro programma per le riforme costituzionali. La proposta di legge di modifica della Costituzione – prosegue Ciprini – prevede il taglio del numero dei parlamentari (da 945 a 600), con la riduzione dei deputati da 630 a 400 e dei senatori dagli attuali 315 a 200: questo consentirà di snellire l'iter di approvazione delle leggi, allineare l'Italia al resto d'Europa, considerando che in Germania ci sono circa 700 parlamentari, in Gran Bretagna circa 650 e in Francia poco meno di 600, e risparmiare 500 milioni di euro a legislatura". 

"Sarà una delle riforme più importanti - ha concluso la Ciprini - che attueremo per valorizzare il Parlamento come centro dell'attività politica nell'interesse esclusivo dei cittadini, grazie anche all'introduzione del referendum propositivo: gli italiani potranno così essere parte attiva della vita politica, approvando direttamente le leggi che ritengono prioritarie ed esercitando un maggior potere di controllo sui loro rappresentanti. Questi sono i primi pilastri del cambiamento – conclude Ciprini – che stiamo realizzando per portare l'Italia nella Terza Repubblica, che vede al centro i cittadini e i loro diritti".

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