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Diga del Montedoglio: sì all'acquedotto da 35 chilometri per portare più acqua (per una parte) all'Umbria assetata

Contribuirà al risanamento ambientale di un’area compromessa sotto il profilo della qualità e della quantità delle acque. Fondamentale per il futuro del Trasimeno

La grande emergenza idrica - da noi denunciata nel nostro servizio sui dati dell'ente bacino dell'appennino centrale e finora rimasta senza risposte ufficiali dalle istituzioni - è destinata, secondo gli studiosi dei cambiamenti climatici, a non essere un fenomeno stagionale o relativo ad una certa annata. Un vero problema per il mondo dell'agricoltura ma anche le famiglie. E' quindi da salutare positivamente la notizia data dall'assessore regionale all'ambiente, Roberto Morroni, del completamente dell'iter - andato avanti oltre 18 mesi... siamo in Italia - del ‘Progetto attuativo per il completamento e l’ottimizzazione tramite potenziamento e recupero di efficienza delle reti idriche infrastrutturali di accumulo e adduzione del Sistema Montedoglio – II stralcio I, II e III substralcio’. Via libera dopo che - come comunicato dall'Ente Acque Umbre Toscane diretto da Domenico Caprini - con Decreto Ministeriale del 27 luglio scorso è stata decretata l’esclusione dalla procedura di Valutazione di Impatto Ambientale del progetto, rendendo così possibile la chiusura della Conferenza dei Servizi e l’avvio delle procedure di gara.

Si tratta di un passo avanti, come ha detto Morroni, verso la realizzazione dei lavori "di un progetto che è strategico per lo sviluppo dei nostri territori e ai fini della tutela e conservazione delle risorse idriche, nell’ottica di una gestione che mira alla prevenzione e al contrasto dei cambiamenti climatici”.  “Il progetto - spiega Morroni – prevede un investimento complessivo di circa 52 milioni di euro, finanziati interamente dal Ministero delle Politiche agricole. Permetterà di chiudere la rete di adduzione delle acque dalla diga di Montedoglio in Valdichiana, con un contributo fondamentale all’erogazione della risorsa idrica in termini di efficienza dell’impianto nel suo complesso, sia nei territori toscani sia in quelli umbri contermini al lago Trasimeno”.

È prevista la realizzazione di un ramo di acquedotto lungo circa 35 chilometri grazie al quale aumenterà la garanzia di approvvigionamento di acqua dalla diga. "Si limiteranno, pertanto, i prelievi dalle falde superficiali e profonde della Valdichiana e dal lago Trasimeno. In tal modo si determinerà, tramite l’alimentazione delle reti irrigue ed idropotabili, un sensibile miglioramento idrologico che contribuirà al risanamento ambientale di un’area compromessa sotto il profilo della qualità e della quantità delle acque, uno degli obiettivi prioritari per il futuro del comprensorio lacustre”: ha concluso Morroni. I lavori alla Diga di Montedoglio e l'entrata in funzione della Diga di Valfabbrica saranno fondamentali per salvare fiumi e bacino idrico e dare risposte concrete al mondo dell'agricoltura regionale. 

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