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Melasecche ha di nuovo il Covid e salta il consiglio regionale: "Trasporto pubblico locale, non c'è motivo d'allarme"

L'assessore risponde a distanza ai sindacati: "Non esistono conseguenze negative per l’occupazione"

Fuori da Palazzo Cesaroni i sindacati protestano per il "al taglio di 3,5 milioni di euro al trasporto pubblico locale". Dentro si discute la mozione dell'opposizione (bocciata con 12 voti contrari e 8 favorevoli) per la “Salvaguardia del trasporto pubblico su ferro e su gomma in Umbria rispetto a rischio tagli ai servizi e riduzione del personale. Scongiurare spopolamento e pregiudizio alla popolazione più fragile, all’ambiente, al turismo e all’intera economia regionale”. Ma Enrico Melasecche, assessore alle infrastrutture e trasporti, non c'è. Poi arriva la nota che spiega tutto. 

"Questa mattina non ho potuto presenziare alla seduta di consiglio regionale in cui avrei risposto puntualmente alle interrogazioni presentate da alcuni consiglieri su materie inerenti il Trasporto Pubblico Locale. Purtroppo sono colpito per la seconda volta dal covid, nonostante mi sia sottoposto regolarmente ai previsti vaccini ed abbia per di più controllato con apposite analisi la presenza elevata di anticorpi", scrive Melasecche. 

E ancora l'assessore: "Per questa ragione ma anche per una questione di rispetto istituzionale non ho potuto né ritenuto corretto anticipare forzatamente, a poche ore dal concordato appuntamento con gli stessi sindacati, alla presenza della presidente e del sottoscritto in video conferenza, un confronto che è sempre stato aperto e franco, che era stato programmato da circa due mesi e fissato da alcuni giorni".

E qui arriva la risposta ai sindacati: "Leggo  - prosegue Melasecche - che i sindacati protesterebbero per una riduzione degli sprechi di 2.8 milioni di euro su circa 60 milioni di tutti i servizi autobus. Se consideriamo le corse a vuoto che ognuno può quotidianamente osservare credo non ci sia reale motivo di allarme. Si tratta infatti di una cifra inferiore a quella programmata e concordata due anni fa e rinviata solo a causa della emergenza covid, in quanto un primo risparmio di 700mila euro è stato già acquisito riducendo il costo del servizio gomma eccessivamente oneroso rispetto a quello originario ferroviario".

Quanto alle preoccupazioni dichiarate per i livelli occupazionali, sottolinea l'assessore, "abbiamo ribadito decine di volte che l’analisi fatta dai vertici di Busitalia ribadiscono non esistere, a questi livelli di riduzione degli sprechi, conseguenze negative per l’occupazione". 

Il processo di riorganizzazione completa del trasporto pubblico, conclude Melasecche, "comporta anche tempi non brevissimi ma la differenza di cultura amministrativa ben diversa dal passato, dà certezze a tutti i lavoratori, a tutti gli umbri, ma certamente anche ai sindacati che quegli interessi intendono tutelare".

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