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L'ANALISI Il voto visto da destra. Dai grandi ai piccoli comuni, ecco l'avanzata della coalizione

Riceviamo e pubblichiamo il bilancio sulle amministrative, visto da destra, del più volte senatore e presidente di commissione alla Camera e Senato, Domenico Benedetti Valentini: una mappa in Umbria sul voto amministrativo

Riceviamo e pubblichiamo il bilancio sulle amministrative, visto da destra, del più volte senatore e presidente di commissione alla Camera e Senato, Domenico Benedetti Valentini, che attualmente dirige all'associazione controcorrente. Una mappa dettagliata in Umbria del voto amministrativo, vinti e vincitori, che ci serve anche per capire la natura e il posizionamento politico delle liste civice nei comuni sotto  i 15mila abitanti. 

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di Domenico Benedetti Valentini

Delle amministrative parleremo più diffusamente appena avremo i risultati dei ballottaggi del 9 Giugno (vince soprattutto che riesce a portare a votare i propri elettori del primo turno!) ma è possibile, da destra, già fare un primo bilancio sul voto, sui sindaci e sulle sfide future. Anche in UMBRIA lo spostamento di consensi verso destra è vistoso e importante. Restando nel campo dei Comuni superiori a 15.000 abitanti (doppio turno eventuale), brilla la conferma di ANDREA ROMIZI a PERUGIA con votazione schiacciante. Il giovane sindaco, espresso da Forza Italia ma efficace compattatore dei partiti e delle liste civico-politiche, dovrà amministrare la città con la stessa sagacia con cui ha attraversato il primo mandato, mantenendo anche in sintonia gruppi diversi i cui rapporti di consistenza si sono molto rimaneggiati, premiando ovvero deludendo più aspettative.

Notizie meno buone negli altri tre Comuni aggiudicati al primo turno. Rivincono le sinistre a GUALDO TADINO, a CASTIGLIONE DEL LAGO e MAGIONE. Partono invece “avanti” per il ballottaggio STEFANO ZUCCARINI a FOLIGNO, FRANCESCA MELE a MARSCIANO, ROBERTA TARDANI a ORVIETO, PAOLA LUNGAROTTI a BASTIA. Deve tentare la rimonta a GUBBIO, il terreno più difficile, MARZIO PRESCIUTTI CINTI. A tutti e quattro l’affettuoso sostegno di “Controcorrente”.

Nei numerosi Comuni a turno unico, il panorama – dal nord al sud della regione – si illumina a CITERNA dove il giovane e valoroso ENEA PALADINO è sindaco, aprendo un’era nuova nel territorio. Restano a sinistra SAN GIUSTINO, PIETRALUNGA, MONTONE, LISCIANO NICCONE. Conferma senza partita per VERGARI a SCHEGGIA PASCELUPO, ma COSTACCIARO e FOSSATO DI VICO non si muovono, mentre c’è la perdita di SIGILLO nonostante la buona amministrazione di COLETTI.

Nell’area lacustre, una grande gioia ci viene da MARIA ELENA MINCIARONI che “libera” TUORO con un’affermazione che fa epoca; ed è di assoluto risalto anche il tramonto della sinistra a CITTA’ DELLA PIEVE, dove il civico e trasversale RISINI va a prendersi una vittoria che esprime molta voglia di vita nuova. Niente da fare a PACIANO, PANICALE e PIEGARO.

Venendo alla fascia centrale dell’Umbria, dalla quale spesso partono i “tempi nuovi” della politica, TORGIANO con LIBERTI e COLLAZZONE con una straordinaria ANNA IACHETTINI si consolidano nel “buongoverno” del centrodestra, al pari di MONTECASTELLO DI VIBIO dell’ottima DANIELA BRUGNOSSI, mentre un generoso esperimento aggregativo non ottiene il risultato sperato a FRATTA TODINA. Il centrodestra civico vince di slancio, facendo voltare pagina alla storia locale, a GUALDO CATTANEO con ENRICO VALENTINI, a GIANO DELL’UMBRIA con MANUEL PETRUCCIOLI, a CASTEL RITALDI con ELISA SABBATINI, nonché a CAMPELLO SUL CLITUNNO dove le multiennali fatiche di ANTONELLO PALLOTTA trovano premio nella vittoria di “AmiAmo Campello” con il sindaco MAURIZIO CALISTI. La città di MONTEFALCO affida a LUIGI TITTA, già eccellente vice sindaco di DONATELLA TESEI, ancora il proprio futuro, mentre non si “schiodano” da sinistra la amata SPELLO (nonostante la sfida di ottimo profilo lanciata da LORENZO SENSI) e la importante realtà di MASSA MARTANA (lasciando a pochi voti dal successo il pur stimatissimo GIOVANNI BARLOZZARI).

La VALNERINA, ancora avvolta nei tormenti dei patiti terremoti, regala un attestato di robusta fiducia a NICOLA ALEMANNO che riporta al successo il centrodestra, così come avviene a SELLANO con GUBBIOTTI e a SCHEGGINO con PAOLA AGABITI. Anche a PRECI ribalta e vince MASSIMO MESSI con la sua civica di centrodestra. Le cose non mutano dallo “status quo” a POGGIODOMO, a VALLO DI NERA e SANT’ANATOLIA DI NARCO. Più sconcertante è che non cambino a CERRETO DI SPOLETO, dove i cittadini avevano l’opportunità civica e innovativa di CATERINA MICHELANGELI e scelgono invece di conservare un contesto decisamente surreale. Grigiore assoluto nella Valnerina “ternana” in cui si lasciano alla sinistra FERENTILLO senza scendere in partita, ARRONE disorientando perfino i tradizionali elettori di destra, POLINO senza provarci e soltanto MONTEFRANCO dopo almeno una lodevole competizione promossa da ALESSANDRA CATTANI, che cede di un soffio.

Magnifiche affermazioni, che cambiano lo scenario di un’area strategica, a SAN GEMINI con LUCIANO CLEMENTELLA alla sua prima prova elettorale, e ad ACQUASPARTA con un brillante e convincente GIOVANNI MONTANI dopo un durissimo impegno. Torna il centrodestra, sebbene diviso, a STRONCONE con MALVETANI, e si conferma a LUGNANO IN TEVERINA con il ticket FILIBERTI Sindaco-DIMIZIANI. Niente da fare per il pur generoso RICCARDO NUCCI a SAN VENANZO, mentre una storica vittoria arride a DIEGO MASELLA che per FABRO manda in archivio l’egemonia della sinistra politicante.

PORANO torna a pronunciarsi per la civica di centrodestra con MARCO CONTICELLI, mentre negli altri Comuni dell’Orvietano e Amerino restano gli stessi equilibri per il semplice (e non commendevole) motivo che quasi dappertutto è stata presentata una sola lista con un solo candidato sindaco. Non entriamo nel dettaglio.

Questa sintetica “carrellata” permette di esprimere un “complessivo” atteggiamento di soddisfazione perché nell’articolato dei Comuni l’Umbria rossa è ormai un triste ricordo, mentre prende quota un poderoso baricentro, politico e civico, di centrodestra o anche di destra-centro, che apre la più favorevole prospettiva per le regionali in programma tra pochi mesi. Sono innegabili, va detto, talune sfasature e inadeguatezze di direzione politica, ai livelli locali e regionali, le cui ricadute si pagano tanto nelle città maggiori quanto nelle comunità più periferiche. Ci esoneriamo volentieri dall’analisi delle responsabilità, che non ci compete e per fortuna nessuno ci chiede. Preferiamo mantenerci a disposizione, con quel po’ di esperienza e di lungimiranza che la passione ci consegna, di quelle amiche e quegli amici che in ciascun Comune, da “amministratori” di maggioranza o di opposizione, iniziano questo nuovo quinquennio che auguriamo, per loro e per i territori, sereno, operoso e rigenerante.
 

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