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Maltempo, il consigliere regionale De Luca: "Stato di emergenza per le zone colpite dall'alluvione"

Oltre 200 richieste di intervento, case e attività sommerse da acqua e fango sono i danni più evidenti causati dal violento temporale che si è abbattuto nel Perugino e al Trasimeno

L'alluvione di martedì scorso non avrebbe potuto e dovuto verificarsi prima di altri 200 anni. Era stato detto dopo un evento analogo nel giugno del 2016. Eppure è accaduto di nuovo con oltre 200 richieste di intervento.

"La presidente Donatella Tesei si attivi immediatamente per riconoscere lo stato di emergenza per le aziende e i cittadini di Perugia" chiede il consigliere regionale Thomas De Luca (M5s), secondo il quale "urgono risorse e interventi immediati in favore della popolazione e del territorio, anche attraverso provvedimenti che possano destinare finanziamenti stabili per contrastare questo tipo di emergenze dettate dai cambiamenti climatici e purtroppo sempre più frequenti".

Il consigliere regionale ricorda che sono passati solo 5 anni dal giugno del 2016 in cui a Perugia caddero oltre 85 millimetri d'acqua in poche ore, una pioggia copiosa che mise in ginocchio un'intera città: a Ponte Felcino, Villa Pitignano e Ponte Valleceppi ci furono strade, garage e scantinati sommersi dall'acqua.

"All'epoca secondo la Regione Umbria, sarebbero dovuti passare altri 200 anni prima che un fatto simile si potesse verificare di nuovo. Invece appena cinque anni dopo siamo nuovamente a contare i danni della bomba d'acqua che ha colpito il capoluogo con un impatto violento e devastante -  afferma De Luca - L'ennesima dimostrazione che i cambiamenti climatici stanno facendo vacillare ogni certezza e che la politica deve prenderne atto senza negazionismi. Per questo auspico che la presidente Tesei si attivi quanto prima per il riconoscimento dello stato di emergenza e di calamità".

Secondo De Luca non bisogna seguire "il modello deludente utilizzato per l'area di Avigliano Umbro e dei comuni limitrofi, dove la giunta regionale nonostante i continui stimoli da parte delle minoranze ancora oggi non è riuscita a dare piena risposta alle necessità degli alluvionati - conclude il consigliere - Oggi più che mai il sistema della Protezione Civile deve essere rafforzato, così come la gestione del territorio deve essere pianificata tenendo conto che eventi che un tempo venivano considerati straordinari oggi stanno diventando sempre più costanti".

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