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La svolta di Magione: orti e terreni incolti ai cittadini, aree verdi alle associazioni e pro-loco

La mozione “Banco della terra e degli orti sociali”, presentata dal gruppo del M5S, è stata approvata con 12 voti favorevoli e 4 astenuti in consiglio comunale. Ecco cosa cambia e come fare per le richieste di terreni incolti

A breve si potrà, dietro richiesta formale al Comune, richiede la gestione di piccoli appezzamenti di terreno demaniali che risultano incolti sia a fini produttivi per mero autosostentamento che per scopi sociali, educativi. Una piccola svolta che avverrà a Magione dopo che il consiglio comunale ha approvato a maggioranza la proposta del Movimento 5 Stelle  “Banco della terra e degli orti sociali" firmata dal capogruppo Roberto Passerini.

Inoltre è previsto l’affidamento per la cura e la manutenzione di spazi verdi pubblici, da parte di associazioni e proloco che avranno presumibilmente maggiore cura ed amor proprio nel gestire, a parità di costi, le aree verdi che il comune, dopo attenta catalogazione e stesura di un apposito regolamento, potrà affidare.

Il consigliere Passerini ha apprezzato la volontà da parte della Giunta e del Consiglio di approvare spesso all’unanimità queste mozioni, dimostrando che, se mossi dal principio del bene comune, si può trovare sovente una proficua intesa tra maggioranza ed opposizioni.

"Abbiamo ora uno strumento - ha concluso il capogruppo del M5s - che permette anche di valorizzazione di aree che altrimenti rischierebbero l'abbandono e degrado; infine c'è un aspetto economico potendo ipotizzare l'assegnazione degli appezzamenti di terra anche in base ad un criterio indirizzato a favorire i cittadini in difficoltà economica permetterebbe agli stessi di autoprodurre, almeno in parte, gli elementi necessari all’alimentazione".

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