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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Regionali, nasce la Sinistra per la Marini: "Accordo sui programmi, zero veti ideologici"

Stefano Vinti, assessore regionale, ha lanciato la sfida politica facendo un appello a tutte le forze di sinistra per restare unite ma nel centrosinistra. "Perchè la Marini si è battuta per la sanità pubblica e le grandi vertenze sul lavoro". Ecco il progetto

Una sinistra unita di governo, nè settaria né estremista, con i piedi ben piantata in Umbria nel centrosinistra guidato dal presidente Catiuscia Marini ma a livello nazionale ed europeo con gli stessi valori che ad oggi vengono portati avanti dal greco Tsipras. Non è un animale mitologico ma è il progetto politico che sta portando avanti La Sinistra per L'Umbria che ha aperto coordinamenti nei maggiori comuni dell'Umbria e a Terni può contare su un vice-sindaco mentre a Perugia c'è l'assessore regionale Stefano Vinti.

La Sinistra per l'Umbria vuole fare da collante ad una lista regionale pro-Marini per far contare nei programmi quei valori e quelle battaglie di sinistra di cui "hanno bisogno gli umbri". Sono convinti che portare avanti un progetto di ricostruzione della sinistra fuori dal centrosinistra, almeno in Umbria, sia fallimentare e sbagliato.

"Perchè la Marini non è Renzi e non è uno di quei politici che lavora per le banche o per creare un Europa liberista e tantomeno vuole favorire le decisioni contro i lavoratori portate avanti dalla Troika" ha subito spiegato l'assessore Stefano Vinti promotore del progetto politico "Il presidente Marini si è battuto per rafforzare il welfare, ha alimentato una sanità pubblica di grande qualità e soprattutto ha svolto un ruolo fondamentale nelle grandi vertenze in Umbria trattando con il Governo per salvare occupazione e rilanciare lo sviluppo regionale".

Vinti detto questo ha lanciato la stoccata verso i "compagni" di Altra Europa-Umbria che hanno ribadito anche a Perugiatoday.it che alle Regionali non ci potrà mai essere un'alleanza con il centrosinistra e con la Marini: "Spiegato il profilo della Marini e il lavoro della Giunta in questi 5 anni trovo incomprensibile la chiusura alla proposta partita dal Pd a trovare un accordo programmatico e non sui valori per il bene dell'Umbria. Non è più tempo di limitarsi a dire soltanto no, ci vuole un'assunzione di responsabilità di tutti in questi tempi difficili".

La Sinistra per l'Umbria ha lanciato un appello per costruire una lista della sinistra unita nel centrosinistra a Sinistra Ecologia e Libertà, Rifondazione Comunista, Pdci, Altra Europa-Umbria, ai sindacati e ai movimenti di sinistra: "Una lista che si fonda su patto programmatico e non ideologico per salvare l'Umbria: l'accordo si deve basare sul lavoro, sui diritti civili, sul mantenimento del welfare e sul fatto che l'Umbria deve continuare a vivere come Regione e non deve essere cancellata come previsto da alcune proposte di legge nazionali".

Difficilmente Rifondazione e Altra Sinistra risponderanno all'appello de La Sinistra per l'Umbria, mentre con Sel una possibile alleanza all'interno del centrosinistra potrebbe esserci a patto che ci sia un ricambio generazionale forte sui candidati. Ma quanto può valere una sinistra unità in Umbria: "Ben 5 anni fa, non un secolo fa, La Federazione della Sinistra, Sel e Idv presero il 20 per cento. Questo è un bacino di sinistra che va recuperato con una sinistra nuova, plurale e di governo". Alla conferenza stampa erano presenti anche l'assessore di Bettona, Schippa, il vice-sindaco di Terni Malafoglia, Silvano Ricci, Rita Ribeca e Mattioli.  E' chiaro che è fondamentale per la Presidente Marini supportare questa lista di sinistra anche per arginare i voti che andranno in direzione di Altra-Europa che dai sondaggi vale il 5-6 per cento in Umbria

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