E' scontro sulla legge anti-omofobia. I cattolici: "Bavaglio arcobaleno". L'Omphalos parla con Renzi
Il clima sulla legge regionale anti-omofobia - da 10 anni in preparazione e ora verso un voto finale - si sta facendo caldissimo con accuse e contro-accuse pesanti
Il clima sulla legge regionale anti-omofobia - da 10 anni in preparazione e ora verso un voto finale - si sta facendo caldissimo con accuse e contro-accuse pesanti. L'emendamento del consigliere regionale Andrea Smacchi - dove si richiama il diritto di parola e di opionione, diverso ovviamente dalla calunnia e dall'omofobia praticata - ha acceso ancora le micce dei due schieramenti in campo: da una parte c'è l'Omphalos e dall'altra le associazioni cattoliche conservatrici e ambienti politici di centro-destra.
Il Popolo delle Famiglie - leader Adinolfi - ha inviato una nota dove parla di "bavaglio arcobaleno" che le associazioni Lgtb vogliono mettere a chiunque metta in discussione la legge regionale. "Emendare il testo citando brani della Corte Costituzionale e ribadire la libertà di espressione e parola mandano su tutte le furie le associazioni Lgbt e gli esponenti del Partito Democratico": così accusa il popolo delle famiglie. Intanto gli esponenti dell'Omphalos hanno incontrato direttamente il leader del Pd Matteo Renzi - impegnato nella campagna elettorale congressuale nazionale - per chiedere un intervento diretto su quei "compagni di partito" che non vogliono "combattere l'omofobia".
Chiaro il riferimento all'emendamento Smacchi. "Abbiamo consegnato una lettera a Matteo Renzi - ha spiegato Stefano Bucaioni, presidente di Omphalos - e gli abbiamo chiesto se il partito che ha in mente intende tutelare le vittime di discriminazione, oppure essere promotore di proposte e atteggiamenti ostili, come quelle del consigliere Smacchi, che cercano di trasformare provvedimenti contro la discriminazione in zone franche per il pensiero discriminatorio".