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Legge elettorale per le Regionali 2015, Leonelli (Pd): "Il turno unico non si tocca"

Il segretario regionale del Pd Giacomo Leonelli - tra i promotori della proposta di legge elettorale ancora in discussione - vuole stringere i tempi per l'accordo e si dice disponibile a qualche modifica ma guai a toccare l'impianto

La legge elettorale per le Regionali 2015 ancora non c'è e difficilmente si pensa ad un accordo tra i partiti, presenti a Palazzo Cesaroni, entro l'anno. E tutto questo quando mancano tre-quattro mesi (la data non è ancora ufficiale) al ritorno alle urne. Il centrodestra vuole a tutti i costi il doppio-turno sul modello delle comunali per dare ai cittadini l'opportunità di scegliere con almeno il 50 per cento dei voti un presidente e la sua coalizione. Il Pd invece non ne vuole sentire parlare e prevede con il 40 per cento di poter assegnare ai vincitori una maggioranza solida, niente doppio-turno per evitare che una pochi elettori possano decidere le sorti di un ballottaggio due settimane dopo. L'incubo delle urne vuote si sta materializzando sempre di più per le regionali.

I piccoli si battono per un diritto di tribuna dopo il passaggio da 30 a 20 consiglieri. E chi fuori dal Palazzo - dai Radicali alle liste civiche - chiedono rispetto e parità di condizioni per raccogliere le firme in un lasso di tempo adeguato e possibile. Il segretario regionale del Pd Giacomo Leonelli - tra i promotori della proposta di legge elettorale ancora in discussione - vuole stringere i tempi per l'accordo e si dice disponibile a qualche modifica ma guai a toccare l'impianto.

 “Ho ribadito – ha detto Leonelli – la disponibilità del Pd umbro a valutare l’opportunità di mettere tutte le formazioni politiche nelle stesse condizioni di  raccogliere e autenticare le firme necessarie per la presentazione delle liste.  Condividiamo con il comitato, inoltre, la necessità che la discussione proceda speditamente e l’auspicio che il Consiglio regionale trovi in tempi rapidi gli accorgimenti necessari all’ottimizzazione della proposta di legge elettorale regionale".

Il resto non si tocca anche perchè il Pd è compatto una volta tanto sulla legge: “Le nostre proposte, emerse dal confronto interno, su cui abbiamo registrato un largo consenso e che prevedono, tra l’altro, collegio unico, turno unico, eliminazione del listino e preferenza di genere, sono chiare da tempo – conclude Leonelli – e vanno nella direzione della trasparenza e della governabilità dell’Umbria”.

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