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I panzer dei media tedeschi attaccano il Trasimeno: l'Umbria non s'arrende...

La televisione pubblica "germanica" attacca il Trasimeno, gli umbri e la solita Italia ma stavolta commette un paio di errori strategici. Il Trasimeno non è balneabile? La pista è stata realizzata con soldi europei? Ecco tutte le risposte

La piccola Umbria sfida i panzer dei media tedeschi dopo il feroce attacco della televisione pubblica che ha effettuato un reportage sul Trasimeno. Un servizio dove si parla di Lago inquinato, non balneabile, con una pista ciclabile disastrosa e il sospetto che i soldi europei siano stati spesi male oppure fatti sparire. Con tanto di turisti - pochi in verità - a sparare fango sull'Umbria, sul Trasimeno e i suoi amministratori. Insomma per i tedeschi siamo sempre la solita italietta, anzi umbrietta. Le istituzioni di casa nostra stanno però insorgendo respingono le accuse con dati e autorizzazioni.

IL LAGO NON E' BALNEABILE? Per i tedeschi no, per tutto il resto del mondo sì. “Lago Trasimeno non balneabile, ma scherziamo? Non è così”: ha spiegato un Rometti infuriato. Il Lago è classificato ‘eccellente’ secondo i parametri di classificazione di balneabilità che si basano su una serie di indicatori chimici, fisici e biologici monitorati da tempo, con frequenza costante e periodica, da parte dell’Arpa su tutti i lidi in oltre 15 punti di rilevazione e soprattutto è confermato dalle 5 vele assegnate quest’anno dalla Guida Blu di Legambiente e Touring Club a Tuoro sul Trasimeno. 

"Relativamente al sistema fognario e depurativo - ha spiegato l'assessore Rometti -, realizzato nel tempo con soli fondi nazionali e regionali, è perfettamente efficiente ed adeguato agli agglomerati e quindi al carico dei residenti e dei fluttuanti. I depuratori infatti, rispondono ai livelli depurativi previsti dalle normative italiane e comunitarie e non vi è alcuna procedura di infrazione in merito. Si sta realizzando un anello circumlacuale che convoglia tutti gli scarichi in un nuovo impianto centralizzato che abbatte totalmente i nutrienti”.

SOLDI MAL GESTITI O NON SPESI - Il Trasimeno è ritornato sopra il livello dello zero idrometrico grazie anche ad investimenti mirati: eliminazione di tutti i prelievi civili dal Lago grazie alla realizzazione dell’acquedotto (10 milioni investiti), mentre i prelievi irrigui sono stati quasi azzerati attraverso il collegamento alla diga di Montedoglio, con un investimento di oltre di cento milioni di euro”.

LA PISTA CICLABILE DA BUTTARE ED ESEMPIO DI SPRECO PUBBLICO? La pista è stata realizzata dalla Comunità Montana Monti del  Trasimeno e si componeva di tre stralci funzionali finanziati con fondi comunitari e con il cofinanziamento dei Comuni interessati, quindi di Castiglione del Lago, Tuoro sul Trasimeno, Passignano e Magione. La pista ciclabile, realizzata per i primi due stralci, solo in parte presenta una criticità in due piccoli tratti per i quali è stato escluso, per non alterare l’assetto del terreno e mantenere l’integrità dell’ambiente, qualsiasi ipotesi di ricarico.

IL TRATTO MANCANTE - I tratti della pista che vanno da Sant’Arcangelo a Panicarola e da Panicarola a Castiglione del Lago, ancora da realizzare, sono stati finanziati con fondi “FESR POR b1 e PAR FSC 2007 2013”, per un importo complessivo di 3,260 milioni di euro. Essi rappresentano il completamento della pista attuale per un’ottimale fruizione di tutto l’anello circumlacuale. Non hanno nulla a che vedere con le problematiche evidenziate e sono in fase di avanzata progettazione da parte dei soggetti interessati: Regione, AFOR, Comuni rivieraschi, Soprintendenza ai BB AA e Università di Perugia. Vista l’importanza che la pista ciclabile riveste sia dal punto di vista strategico e socioeconomico, la Regione si è già attivata, per apportare le migliorie necessarie al suo ottimale utilizzo programmando interventi di manutenzione straordinaria adatti a riqualificare il tratto di pista interessato di recenti dal superamento dello zero idrometrico delle acque del Lago.

L'ATTACCO TEDESCO - "Mi chiedo come mai - ha invece scritto l'assessore al turismo Bracco - alcuni media tedeschi attacchino periodicamente, e all’inizio di stagione turistica, l’Italia e le sue mete più note. Ora tocca all’Umbria che è tra le destinazioni preferite proprio dai tedeschi, che scelgono di trascorrere le loro vacanze nella nostra regione, perché ne apprezzano la qualità dell’ambiente, del patrimonio culturale e delle tradizioni enogastronomiche.  Per accrescere la reputazione dell’Umbria nel Nord Europa e in particolare in Germania, - ha proseguito Bracco – la Regione sta per individuare una Agenzia internazionale che possa promuovere delle campagne di comunicazione e promozione dell’Umbria e delle sue eccellenze”.

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