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La Provincia vuole tornare a contare ed essere eletta dal popolo. Passa l'ordine del giorno a Perugia

Lignani Marchesani: “Le Province devono tornare Enti di primo livello come sancito dalla Costituzione”

Riportare l'ente Provincia al centro della vita politica e amministrativa in favore dei cittadini e dei territori. Con tanto di elezione diretta e non più affidata ai singoli amministratori dei comuni. Passa all'unanimità a Perugia l'ordine del giorno per la revisione della Riforma 56/14 presso il Ministero dell’Interno oggetto di un tavolo nazionale con Governo e Unioni delle Province d'Italia. 

Il Consigliere Andrea Lignani Marchesani ha illustrato il documento specificando come sia urgente riaffermare la peculiarità delle Province restituendo loro il rango di Ente di primo livello come previsto dalla Costituzione e quelle funzioni di area vasta indispensabili per il territorio in quanto collante tra i Comuni. “Le Province – ha sottolineato Lignani Marchesani – all’edilizia scolastica e alla viabilità dovranno avere competenza anche sull’ambiente per porre fine alla giungla di enti di secondo livello che agiscono in maniera disomogenea e quindi non adeguata alle esigenze del territorio. In attesa che si proceda alla completa revisione della legge 56/2014 per la quale non si prevedono tempi brevi vista la resistenza della parte politica che l’ha varata e che oggi è al Governo, si deve intervenire nell’immediato a quelle variazioni normative che consentano ai consiglieri di svolgere il proprio mandato”.

L’ordine del giorno approvato chiede quindi di proseguire senza indugi e con determinazione nel percorso di revisione della Legge 56/14 sia rispetto alle funzioni fondamentali che rispetto alla governance, poiché presentano limiti che hanno causato instabilità e incertezze a danno esclusivo delle comunità e dei territori ed in particolare, tra l’altro, in via di estrema urgenza, anche attraverso lo strumento agile del collegato alla Finanziaria, prevedere gli strumenti giuridici, tra cui, in primis, i permessi dal lavoro idonei a rendere possibile l’esercizio delle funzioni di consigliere delegato. Ulteriore richiesta riguarda la necessità di porre fine alla situazione di incertezza finanziaria di questi enti - ormai unanimemente acclarata - con misure strutturali e programmatiche e al di fuori di interventi tampone fin qui adottati, restituendo alle Province piena agibilità e autonomia, così da potere permettere l’erogazione dei servizi essenziali loro affidati dalla Costituzione e dalle leggi.

Infine si chiede di considerare le Province quali enti strategici per il rilancio dello sviluppo del territorio, sia permettendo la messa in campo di investimenti nelle opere pubbliche e nel patrimonio in gestione, sia come strutture a sostegno degli enti locali del territorio.

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