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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

L'INTERVENTO - Carla Spagnoli: "Sulla Perugina le proposte del sindacato non reggono: ecco perchè..."

Riceviamo e pubblichiamo la nota della presidentessa del Movimento per Perugia sulla crisi della Perugina. Duro attacco ai sindacati

Riceviamo e pubblichiamo la nota della presidentessa del Movimento per Perugia sulla crisi della Perugina. Duro attacco ai sindacati.

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di Carla Spagnoli   *Movimento per Perugia

Giovedì è andato in scena l’ennesimo incontro tra Nestlè e i sindacati sulla Perugina: ancora una volta, i sindacalisti hanno dato l’idea di vivere su un altro pianeta, senza capire le vere intenzioni della multinazionale! Basta ascoltare le videointerviste a Luca Turcheria e Gianluigi Toia (Direttore Relazioni Industriali di Nestlè Italia): Turcheria propone l’idea di «un polo della logistica, un centro distributivo a San Sisto, con valenza territoriale», nello stesso momento Toia dichiara che «oggi il polo logistico della Nestlè non ha senso, perché NON ABBIAMO PRODUZIONI DA PORTARE»!!! Capito signor Turcheria?

Nestlè non ha produzioni da portare a San Sisto… Nulla da dire a riguardo? Ma le figure “barbine” di Turcheria non finiscono qui: la sua intervista continua tirando in ballo ancora una volta gli ammortizzatori sociali e parla di aperture da parte del Governo. Signor Turcheria, lo volete capire che Nestlè non è più interessata agli ammortizzatori sociali?? Toia lo ha detto e ridetto in tutti i modi possibili ma niente, i sindacalisti continuano a non capire! Chissà quando capiranno, forse quando lo smantellamento della Perugina sarà ultimato… E poi un nuovo ricorso agli ammortizzatori a che servirebbe in concreto? A prolungare l’agonia della fabbrica e dei lavoratori e a rinviare il problema? Questa ipotesi serve solo ai sindacati, per poter dire che lottano per i posti di lavoro quando in realtà nascondono la polvere sotto al tappeto! Ma è sulla proposta di “internalizzazione” dei servizi che Turcheria dà il “meglio” di sé come sindacalista: è
comprensibile che una multinazionale ragioni su questa proposta per far vedere che è disposta a dialogare, ma come può un sindacalista mostrarsi possibilista su questa opzione? Come può Turcheria dire che l’internalizzazione dei servizi «possono essere ore di lavoro recuperate»?

Si, lo possono essere per qualche decina di lavoratori Perugina (nulla comunque rispetto ai 364 esuberi annunciati), ma sono ore preziosissime di lavoro perse per tutti quei lavoratori dell’indotto, dipendenti da cooperative che operano a San Sisto! Che fine farebbero questi lavoratori, signor Turcheria? Sono forse dei lavoratori di serie B? Vogliamo forse una “guerra tra poveri”? Ma sì, in fondo chi se ne frega di questi padri e madri di famiglia che non hanno “visibilità” e che se fossero licenziati non si saprebbe in giro: questa è la nuova etica sindacale??? Salvare la propria faccia prima di tutto…? E poi, che cosa risolverebbe un’eventuale internalizzazione dei servizi? Lo stesso Toia ha detto che «si parla di attività che non vanno a risolvere molto il problema occupazionale». C’è bisogno di aggiungere altro? Nel frattempo, Eurochocolate 2017 si avvia verso la conclusione: poteva essere un’occasione unica per lottare in difesa della Perugina, rimettere al centro e far conoscere la vertenza alla gente e ai turisti, invece i sindacati hanno preferito “congelare” la questione e hanno ammainato le bandiere, proprio mentre tutta Perugia sa di cioccolato! Che pagina deprimente di storia sindacale: una volta i sindacalisti avrebbero fatto a dir poco le barricate per i lavoratori, oggi al massimo fanno interviste da attori conclamati, sui giornali e sulle tv…

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