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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Club della Pallota intervista il candidato "civico" Wague: "Con me Giunta trasparente"

L'associazione di quartiere ha iniziato un giro di consultazione sui candidati a sindaco che correranno il prossimo 25 maggio. Riceviamo e pubblichiamo una serie e dettaglia intervista al potenziale sindaco di una coalizione di liste civiche

Il Club Pallotta Perugia ha chiesto e, gentilmente ottenuto, di porre alcune domande al Signor Dramane Diego Waguè, presentatosi come candidato a Sindaco con la lista civica indipendente “IDEE PER PERUGIA”. Aldilà di quello ampiamente illustrato nel documento programmatico della lista stessa, il Club ha voluto, con ciò, sottolineare alcuni aspetti che sono sembrati importanti per una valutazione, il più corretta possibile, delle loro intenzioni politiche. 

ECCO L'INTERVISTA

DOMANDA  - Quello che maggiormente i perugini lamentano del comportamento di chi li ha amministrati, da parecchi anni a questa parte, è il fatto che non vengono adeguatamente ascoltati nelle loro esigenze e nelle loro richieste. Per dirla in altre parole: siamo arrivati ad un momento in cui non esiste più dialogo reale, se non attraverso pochi momenti ufficiali di incontro per nulla significativi, tra i cittadini ed i suoi responsabili politici. Aldilà della campagna elettorale, la sua eventuale giunta quale strumenti reali adotterà per mantenere costante, per tutto il mandato, il contatto con i singoli cittadini e le varie associazioni che li rappresentano a tutti i livelli?

Risposta: E’ verissimo! Io eletto dai concittadini perugini nel mandato amministrativo 1999 – 2004 come consigliere comunali, mi sono messo a disposizione per colmare questo vuoto di legame tra elettori ed eletti! Ed è probabilmente, anche per questo, che in tanti mi continuano a cercare, nonostante da 10 anni non sono più al consiglio comunale, per rispondere al bisogno quotidiano (buco sulla strada, albero caduto, posto per il figlio nell’asilo, assistenza a persone anziani…). La riforma che ha aumentato il gettone di presenza, inserendo l’indennità per consiglieri e fondi consistente come “stipendio” di sindaco e assessori è forse una delle cause della trasformazione della politica in opportunità di carriera, non più come servizio. Il distacco della politica dai cittadini si è accentuato cosi tanto in questi anni che in tanti mi ha chiesto di tornare nella politica attiva. Una volta eletto sindaco della mia città, istituzionalizzerò “La figura del Consigliere delegato per l’ascolto attento e partecipativo dei Perugini”. Nella mia segreteria ci sarà una figura che dovrà curare i miei appuntamenti con la cittadinanza. Dovrà lavorare a tempo pieno, facendo si che tutte le richieste di parlare con il Sindaco vengano soddisfatti in settimana, al massimo entrò 10 giorni dalla richiesta! Sarò anche a disposizione dei cittadini per rendere tutte le scelte dell’amministrazione partecipative e trasparenti.

D - Lei, come sappiamo, è nativo della Repubblica del Mali venuto, molti anni or sono, il Italia per ragioni di studio. In una città come la nostra dove, sede di una prestigiosa università per stranieri, vede un notevole afflusso di gente da tutto il mondo e considerato anche che è meta di moltissimi elementi, non italiani, in cerca di lavoro, l'essere, in origine, di una diversa estrazione culturale, lo vede come un handicap o come un valore aggiunto che può aiutarla a comprendere e quindi a gestire meglio la problematica degli stranieri che insistono a Perugia?

Risposta: Sono arrivato in Italia, premiato con una borsa di studio del governo italiano come uno dei migliori studenti della Repubblica del Mali. Negli anni di studio in Mali ero già molto attratto da l'Italia, dalla grande cultura monumentale, dalla storia, dalla spontaneità, dalla bellezza architettonica e quando sono arrivato a Perugia è stato un amore a prima vista che nel corso degli anni si è sedimentato ed è diventato un legame a vita e non è un caso che su qualche giornale è apparso nel 2002 il titolo “Un Perugino nato in Africa”! Noi pensiamo soprattutto che chi pretende dei diritti deve sapere, prima di tutto, che ha dei doveri da rispettare. Il processo di integrazione richiede pazienza e rispetto reciproco. Crediamo che attraverso la consulta per l’immigrazione si potrà attuare momenti di informazione, formazione, aggiornamento e partecipazione alla vita socio- culturale, economica della nostra città! Nessuna deve sentirsi escluso ma tutti devono capire che senza rispetto non si ottiene nulla e non si va da nessuna parte. Non ci sarà nessuna “ tolleranza” nei confronto dei prepotenti, dei maleducati che siano stranieri o italiani!

D - Sappiamo che Lei è stato oggetto di polemiche da parte del suo vecchio partito perché, dopo aver preso coscienza della sofferenza sociale e politica in cui è la città, ha preferito partecipare alla tornata elettorale per il rinnovo del Consiglio Comunale con la lista civica indipendente “IDEE PER PERUGIA”. Considerato ciò Lei pensa che questo sia motivo per un disinteresse nei suoi confronti, dovuto a diversi fattori, da parte di certa stampa locale per la campagna elettorale che sta iniziando? Se così fosse come pensa di affrontare la situazione per dare la massima visibilità alla sua candidatura ed alla sua lista?

Risposta: Quando a Marzo del 2009 lasciando il mio incarico, come responsabile alla sicurezza nella Segreteria regionale, ho inviato una lettera alla stampa che alcuni giornali gentilmente hanno pubblicato. Nel testo scrivevo delle cose, che rileggendo l’articolo, possono rappresentare le ragioni della scelta di oggi di candidarmi Sindaco della mia città:”…Bisogna farsi comprendere ascoltando innanzitutto la gente, le loro necessità, i problemi, le sofferenze, lasciando che rimbalzino nel cuore e risuonino in ciò che diciamo, cosi che le nostre parole non cadono dall’alto, da una teoria, ma che siano presi da quello la gente sente e vive, la verità dell’esperienza….Affrontiamo a viso aperto, in spazi e luoghi aperti, i dolorosi temi che angosciano i nostri cittadini….”. Sia negli anni in cui ero consigliere comunale, che quelli in cui ho fatto parte della gestione della Margherita e del Partito Democratico, ho cercato di essere sempre disponibile e corretto con la stampa. 
A volte anche di fronte a notizie “non corrette” o tendenzialmente riportate nel cercare la polemica, ho evitato di rispondere. Prima di tutto permettimi di ringraziare tutta la stampa presente quel giorno a l’Hotel Plaza. Per rispondere alla tua domanda, faccio mia l’affermazione di un partecipante a l’incontro di presentazione della candidatura “… probabilmente tutta la stampa locale si sarebbe mobilità se fossero stati chiamati per uno scandalo che ti riguardava…per una cosa cosi importante per la nostra città, come la tua candidatura a sindaco, non si fanno vedere in massa!”. Ho grande rispetto per la Stampa spero, anzi sono certo, che in questi mesi di campagna elettorale svolgeranno al meglio il loro delicato compito di informare che è anche formare.

D - A prescindere che sia dovuta a soggetti italiani e non, la situazione di intollerabilità della criminalità nelle nostre strade (spaccio, delinquenza comune ecc..), è arrivata, per chi la vive quotidianamente sulla propria pelle, a livelli di una estrema insopportabilità. Fino ad ora è stata fatta, anche con notevole sacrificio e professionalità, dalle forze dell'ordine, un azione che è prevalentemente repressiva sui soggetti interessati. Lei pensa che, per quanto compete al nostro Comune, sia necessaria anche un'azione concreta per prevenire, fin dove è ragionevolmente possibile, il verificarsi di eventuali crimini e, se si, come intenderebbe organizzarla?

Risposta: Per rendere la città sicura, il rimedio è la sua vivibilità. Quando c’è vita sana nei luoghi la delinquenza scompare! Noi punteremo a dare contenuti di qualità ai luoghi vuoti e abbandonati e lanceremo contemporaneamente l’educazione civica nelle scuole, nelle strutture associative, nelle sedi delle Associazioni dei migranti e la cura dei parchi che verranno affidati alle associazioni presenti nei vari quartieri. Riorganizzeremo la Polizia Municipale, attuando corsi specifici di formazione- aggiornamento, facendo una convenzione con l’Università degli Studi di Perugia. Nei primi mesi di amministrazione i Cittadini avranno il vigile di quartiere che chiameremo “Mediatori di sicurezza”. Questa figura sarà il punto di riferimento per i cittadini e anche delle forze di Polizia, dei Carabinieri e della Guardia di Finanza. Monitorerà tutte le situazioni “losche” nei quartieri, provvederà a risolvere quelle di sua competenze per le altre chiamerà le figure competenti.

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