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Vogliono riaprire una cava ferma da 10 anni, interpellanza di Briziarelli: "Non si crea sviluppo così..."

Il senatore leghista: “Un'area come la Valnestore, già interessata nel tempo dalla presenza di impianti impattanti, deve essere tutelata e puntare a un altro tipo di sviluppo e vocazione"

"Non è riattivando cave che si crea crescita occupazionale e sviluppo su un territorio, soprattutto all’interno di un’area vincolata". L'allarme porta la firma del senatore della Lega, Luca Briziarelli che ha raccolto la preoccupazione di operatori commerciali e cittadini dell'area della Valnestore dove è presente la cava Cerreto, inattiva da più di 10 anni, ma ora ripresa in considerazione per una nuova concessione. La cava tra l'altro insiste in una zona archeologica circoscritta a quella di Montesolare con tanto di vincolo paesaggistico.

“Un'area come la Valnestore, già interessata nel tempo dalla presenza di impianti impattanti, alcuni dei quali al centro di vicende giudiziarie ancora in corso, deve essere tutelata e puntare a un altro tipo di sviluppo e vocazione. Anche perché – ha spiegato il senatore – l'apertura di una eventuale cava in quella zona, a fronte di pochi posti di lavoro in questo settore, comporterebbe un danno irreparabile a decine di attività turistiche presenti in quelle aree che già hanno intrapreso uno sviluppo sostenibile a favore dell'ambiente, in una
visione di rispetto e tutela del paesaggio". 

L'interrogazione del senatore lacustre del Carroccio vuole dare risposte concrete ai diversi soggetti che in questi mesi si sono mossi per evitare tale apertura. "Come Lega – conclude Briziarelli – ci attiveremo per organizzare un evento pubblico nel quale approfondire la vicenda e la tematica nel suo complesso".

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