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Spese pazze dei politici in Regione, i 5Stelle: "Se accertate i consiglieri regionali restituiscono tutto e si dimettano"

"Noi siamo l'unico gruppo non toccato da questa indagine". Si contestano anche oltre 15mila euro di rimborsi errati a consigliere regionale

"Sulla vicenda relativa alle cosiddette ‘spese pazze’ del Consiglio regionale, nel rispetto della presunzione di innocenza, è necessario che, qualora siano accertate le condotte dolose, i responsabili restituiscano le somme indebitamente incassate e lascino gli incarichi pubblici ricoperti”: lo hanno chiesto i consiglieri regionali Andrea Liberati e Maria Grazia Carbonari (M5S) a riguardo dell'indagine della Guardia di Finanza che indaga sulle spese dei gruppi nel 2011-2012. Tanti gli avvisi di garanzia per presunto peculato e truffe. Consiglieri di destra e sinistra a cui si contestano spese ingiustificate per 15-20mila euro. Alcuni degli indagati ricoprono ancora un ruolo a Palazzo Cesaroni o sono stati eletti alla Camera come Nevi, Modena e Zaffini.

I due esponenti pentastellati spiegano che se si rilevasse “dolo nell’attività relativa alla gestione dei fondi dei gruppi,  all'epoca dell’indagine piuttosto ricchi di risorse” o se vi si accertassero “appropriazioni o altro, gli interessati si preparino a restituire fino all'ultimo centesimo, altresì lasciando la res publica” “Il M5S – concludono - ribadisce pertanto non solo la totale estraneità dei propri portavoce da queste storie, ma aggiunge che, al contrario, pure quest'anno il Gruppo pentastellato a Palazzo Cesaroni ha ricevuto la delibera di regolarità del proprio rendiconto da parte della sezione regionale di controllo della Corte dei Conti” .

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