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Impianti a biomasse, Goracci: "Ma in Umbria ci sono tanti materiali naturali?"

Il consigliere regionale Orfeo Goracci (Comunista umbro) torna a puntare il dito sulla "scarsa chiarezza" legata alla produzione di energia da fonti rinnovabili"

Il consigliere regionale Orfeo Goracci (Comunista umbro) torna a puntare il dito sulla “scarsa chiarezza” legata alla produzione di energia da fonti rinnovabili”.

Nel ricordare una sua specifica interrogazione all'Esecutivo di Palazzo Donini, nell'agosto del 2012, attraverso la quale, sostanzialmente, chiede “un confronto approfondito con il Consiglio, da estendere successivamente all'intera comunità regionale, per definire quanto prima programmi e regole trasparenti e certi”, Goracci rimarca i “giusti dubbi dei cittadini, che si domandano il perché di tanto sviluppo di impianti in poco tempo, perché nel 'Cuore verde' d'Italia e se davvero in Umbria ci possono essere tanti 'materiali naturali' da poter ipotizzare una vera 'filiera corta' visto il numero delle richieste avanzate”.

Il consigliere regionale fa anche sapere di aver partecipato (unico politico presente) all'iniziativa proposta dal comitato per la salvaguardia del territorio di Fossato di Vico dal titolo “Bruciare biomasse, sicuro che è un buon affare per la collettività?”. Certo – racconta l'aria che tirava per la nostra categoria non era delle migliori, anche se per molti aspetti giustificata, a partire dall'assenza di chi ha ruolo e competenze per prendere decisioni”.

Nell'evidenziare l'alta partecipazione all'iniziativa, il consigliere regionale giudica gli argomenti affrontati da diversi specialisti di vari campi “interessanti ed utili”. “Non sta a me giudicare il comportamento di singoli e di altre amministrazioni e sulle ragioni della loro mancata presenza.

"Mi limito a dire – scrive Goracci in una nota - che il confronto con i cittadini, anche quando è difficile, duro e si beccano più fischi che applausi, è comunque utile. Goracci fa quindi sapere che il quesito posto, con maggiore urgenza, è “chi garantisce su sicurezza e salute, e ancor più questa domanda è d'obbligo se è vero come è vero che leggi furbesche possono consentire di bruciare, oltre al legname e agli sfalci (quanto mai ce ne saranno), anche i rifiuti solidi urbani?

La cautela e il buon senso sono sempre da tenere in considerazione e ancor più il principio della precauzione. Credo che gli interrogativi e le preoccupazioni esposti dal comitato di Fossato di Vico (come da altri in Umbria) – commenta Goracci - vadano presi in seria considerazione. Le circa duemila firme raccolte in una realtà relativamente piccola sui timori per la realizzazione di un nuovo impianto testimoniano quanto l’argomento sia sentito.

Da parte mia – assicura il consigliere regionale - non ho difficoltà a manifestare e sostenere con coerenza questa posizione, in attesa che la Giunta risponda quanto prima alla mia interrogazione. Se non dovessero esserci atti ed azioni positive ricorrerò, insieme ad altri colleghi, all'attivazione di tutte le iniziative consentite dai regolamenti”.

“Se di una cosa sono convinto – conclude Goracci - non ho difficoltà a sostenerla. Quello che non approvo è conoscere le decisioni a cose fatte, come spesso avviene su simili argomenti. Figuriamoci come possono prenderla i cittadini che sono i detentori esclusivi della sovranità popolare”.

 

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