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Il Covid avanza ma sindaci e politica pensano all'orticello. L'appello di Squarta: "Ora conta solo la salute"

La situazione sanitaria regionale si fa sempre più difficile, ma c'è chi pensa solo al proprio territorio, ospedali compresi. La rabbia e la richiesta di unità del presidente del consiglio regionale

"Forse non abbiamo capito. Non è più il tempo di pensare al proprio orticello. Tutti dobbiamo fare la nostra parte. Non è una questione ideologica, non si tratta di destra o di sinistra. La politica deve lavorare unita! L'Umbria ha bisogno di unità!": l'appello agli umbri, dopo le proteste per la riorganizzazione anti-covid degli ospedali di Spoleto e Pantalla, porta la firma dell presidente dell'Assemblea legislativa dell'Umbria, Marco Squarta. 

"Il proprio campanile - ha ribadito Squarta - oggi non conta! Conta la salute pubblica. È bene che lo capiscano Tutti! Senza distinzioni di casacca. Non esistono, oggi, perugini, folignati, spoletini, tuderti o tifernati. Esistono le persone. Esistono i malati. E questi vanno accolti ovunque occorra. Esattamente come accade in ogni altra Regione. Deve essere chiaro una volta per tutte che nessuno può pensare solo al proprio castello. Non capisco come si possa pensare esclusivamente al proprio orticello nel bel mezzo di una pandemia. O camminiamo tutti insieme, compatti e collaborativi, o condanniamo la popolazione a sofferenze e disorganizzazione. Dobbiamo lavorare uniti per garantire un'organizzazione stabile per i pazienti affetti da tutte le altre patologie e non possiamo abbandonare quelli colpiti dal Covid. I calcoli elettorali adesso non servono. Serve l'equilibrio, serve la ragionevolezza. I dibattiti li faremo dopo, adesso non c'è tempo!".
 

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