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Ikea, parla l'assessore Prisco: "La vogliamo, non importa la zona"

Tra chiacchiere, strumentalizzazioni politiche, consiglieri che puntano su alcuni territori piuttosto che su altri, alla fine parla l'assessore per fare chiarezza e bacchettare anche. "Il progetto è stato bloccato per 4 anni, ora grazie a noi si sta sbloccando. Guai a chi pensa ai propri interessi e non a quelli di Perugia"

Ikea sì, Ikea no. Insomma a che punto stiamo e cosa vuol dire quella bocciatura - con la maggioranza che si astiene - dell'ordine del giorno che vuole l'insediamento esclusivamente a San Martino in Campo"Vogliamo a tutti i costi che Ikea investa a Perugia. Tutto il resto sono strumentalizzazioni o peggio ancora chiacchiere di chi vuole, per motivi elettorali, favorire un territorio piuttosto che un altro. In questa maniera si rischia veramente di far saltare tutto perchè le troppe pressioni su Ikea possono allontanare l'investimento".

Quindi la bocciatura dell'ordine del giorno di Mirabassi va inquadrata nell'ottica di continuare a trattare con la multinazionale per trovare la giusta soluzione e soprattutto non far scappare l'investimento?
"E' proprio questo il senso. Questa amministrazione vuole che Ikea investa a Perugia. Lo vogliono anche tanti imprenditori perugini. Lo vogliono tantissime persone che stanno cercando un lavoro stabile per una vita migliore, più decorosa. Non ci dimentichiamo che il progetto era fermo da quattro anni e noi, da quando siamo alla guida della città, abbiamo ri-allacciato rapporti e fatto capire che siamo disposti a trattare e ragionare sulle esigenze della multinazionale. Non vogliamo dare dei diktat dannosi".

Ma allo stesso tempo non avete dunque una pregiudiziale sul sito di San Martino in Campo?
"No, assolutamente nessun pregiudizio su San Martino in Campo. E questo vale anche per altri terreni che venissero individuati nel territorio comunale. Il nostro obiettivo è che si faccia a Perugia e che porti benefici a Perugia e ai perugini. Non credo che tirare la giacchetta ai vertici della multinazionale svedese possa portare a degli esiti positivi dopo 4 anni di blocco del progetto. Noi siamo pronti ad individuare insieme agli investitori l'area migliore. Prima vengono gli interessi di Perugia, dopo quelli dei territori. Dobbiamo raggiungere questo risultato con calma e soprattutto senza fare mosse sbagliate". 

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