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Ikea a Collestrada, pratica approvata nelle commissioni comunali: il Pd esce dall'aula

Altro passo avanti per Ikea a Collestrada, pratiche approvate: "Non ci sarà consumo di suolo"

Altro passo in avanti per Ikea a Collestrada. Poco più di una formalità, a dirla tutta. Ma il Pd esce dall'aula e non partecipa al voto delle Commissioni Comunali  - la seconda e la terza - per il varo del colosso dei mobili nell'ex Enel. Ovvero: il sì o no alla Preconsiliare della Giunta Comunale 57 del 3 agosto 2018 "Avvio del procedimento ai sensi dell’ art. 25 L.R. 10/2014 per la realizzazione del nuovo centro commerciale di Collestrada, in variante al P.R.G.- parte strutturale e parte operativa". 

Prima la fredda cronaca politica: la commissione bilancio, presieduta di Piero Sorcini, approva con 8 voti a favore (maggioranza ed Arcudi) ed un astenuto (Rosetti, M5s); la terza commissione, presiduta di Giuseppe Cenci, approva con 9 a favore (maggioranza ed Arcudi) ed un astenuto (Pietrelli M5s). Approvato anche l’emendamento degli uffici relativo all’introduzione nell’ambito della pratica dell’ipotesi di realizzazione di un nuovo sovrappasso tra Collestrada e la frazione Ranno. L’emendamento è passato all’unanimità in entrambe le commissioni.

Ora le schermaglie. Il Partito Democratico, in apertissima polemica, esce due volte dall'aula. Perché, dicono, "la richiesta di un consiglio grande è caduta nel vuoto". Quella, rincarano dal Pd, era l'occasione "che avrebbe potuto chiarire alcuni dubbi e sciogliere molti dei nodi (relativi soprattutto alla viabilità e all'impatto ambientale) che pesano sulla progettualità in atto e sconosciuta ai più". In sintesi: "Il progetto di Eurocommercial per l'ampliamento di Collestrada cambierà per sempre il volto di quella porzione di città, creando nuove opportunità ma anche ponendo criticità già, ad oggi, evidenti e che meritano attenzione, partecipazione e approfondimenti. Da parte di sindaco e giunta, invece, si registra soltanto una fretta allarmante e pericolosa leggerezza". 

L'Ikea che verrà è stata illustrata dal dirigente comunale Marini che, spiegano dal Comune di Perugia, in apertura di seduta delle due commissioni "ha fornito due chiarimenti".

Punto uno: "Il primo riguarda le ragioni per cui si può sostenere che l’intervento non comporterà consumo di suolo - spiega Palazzo dei Priori in una nota - . Ciò è dovuto al fatto che l’ampliamento avverrà su un’area urbanisticamente compromessa (ex enel e zone limitrofe) e previa cancellazione delle previsioni di Prg sulla limitrofa zona D5 (8), posta sotto la collina di Collestrada che ridiventa parco pubblico ed area agricola".

Punto due: "Il secondo chiarimento ha riguardato le modalità con cui si è addivenuto ad una assegnazione di volumetrie aggiuntive con metodi premiali e compensativi. Le volumetrie aggiuntive, in sostanza, derivano in parte dal comparto D5(8) per 17mila mq, ed in parte dal comparto Enel ed FA (parcheggio) per 4500mq. La restante volumetria, visto che l’ampliamento riguarda un contesto urbanisticamente compromesso, è assegnata sia sulla base di questa “riqualificazione” che sulla base della delibera consiliare n. 15 relativa alla contribuzione straordinaria dovuta dall’attuatore che, nel caso di specie, sarà pari a 3,6 milioni di euro". 

Ikea a Collestrada, ci si rivede in consiglio comunale.

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