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Guerra Russia-Ucraina, l'appello della prorettrice dell'Università di Kiev: "Aprire un corridoio umanitario accademico per gli studenti"

La testimonianza di Olena Motuzenko al congresso Udu. Bori: "La giunta predisponga subito piani di accoglienza preventiva destinati a questa emergenza"

L'appello per salvare gli studenti dalla guerra tra Russia e Ucraina. Olena Motuzenko, prorettrice  dell'Università di Kiev chiede l'apertura di un corridoio umanitario accademico per l'accoglienza degli studenti ucraini. La professoressa è intervenuta in collegamento al congresso dell'Udu, la Sinistra universitaria di Perugia. 

"Rivolgo un saluto a tutti gli studenti e ai miei colleghi universitari, che nel momento più duro che stiamo attraversando hanno dato un segno di solidarietà -  ha affermato nel suo intervento la Prorettrice dell’Università Nazionale di Kiev Olena Motuzenko - . Sono molto legata all’Italia perché in questi anni ho svolto molti progetti in comune con le università italiane. Perciò ora, mentre tutta l’Ucraina è colpita dai bombardamenti, mentre i nostri concittadini stanno subendo i pesanti attacchi delle truppe russe, mentre si contano molte vittime tra la popolazione civile, io voglio parlare con voi: noi non siamo soldati, ma dobbiamo fare tutto, il possibile e l’impossibile. Purtroppo i nostri studenti sono dispersi in tutta l’Ucraina, non sappiamo dove sono né riusciamo a rintracciarli, mentre quelli che riusciamo a contattare stanno nascosti per mettersi al sicuro dai bombardamenti".

E ancora: "Da giorni Kiev, una bellissima città europea, sta diventando un deserto per via delle bombe che stanno cadendo sui palazzi della popolazione civile. Per questo oggi vorrei rinnovarvi la stessa richiesta che ho rivolto alle università italiane: attiviamo un corridoio umanitario accademico che riesca a salvare i nostri studenti, affinché possano continuare gli studi, in nome dei valori europei per cui l’Ucraina sta combattendo da otto anni per difenderli dal regime di Putin".

Olena Motuzenko ha spiegato che "I ragazzi arriveranno traumatizzati dalla guerra, perciò a loro servirà non solo supporto accademico ma anche l’affetto dei coetanei e delle persone che gli possono stare vicine. Ragazzi, questo è l’aiuto che potete offrire, e ricordiamoci che questa non è una guerra che interessa solo l’Ucraina, bensì tutta l’Europa e il mondo intero, che deve difendersi da questa aggressione che è contro i valori di libertà e democrazia". 

 

Tommaso Bori, segretario regionale del Partito Democratico, spiega con una nota che “raccogliamo e facciamo nostro l’accorato appello lanciato questa mattina dalla Prorettrice dell’Università Kiev. Il suo racconto – ricorda Bori - trasmesso in diretta  dai luoghi del conflitto, così composto e allo stesso modo straziante, ha toccato nel profondo tutti noi e per primi gli studenti riuniti in occasione del Congresso dell’Udu che hanno reso possibile questa straordinaria testimonianza”.

L'appello "deve rappresentare un monito per tutte le istituzioni e le forze democratiche di questa regione, affinché si creino da subito le condizioni per accogliere quanti stanno scappando da una guerra che sta offendendo la libertà e l’indipendenza del popolo ucraino con conseguenze umanitarie e geopolitiche di portata storica", evidenzia il consigliere regionale Dem.

E ancora: “Siamo certi – aggiunge Bori - che, come già fatto dal Rettore dell’Università di Perugia, Maurizio Oliviero, anche la Giunta Regionale farà quanto è nelle sue possibilità per attivare, a tale scopo, tutti i possibili canali accademici e diplomatici dando vita ad una vera e propria azione umanitaria in favore degli studenti di Kiev. Ci auguriamo quindi che a questa iniziativa, la Regione Umbria, non faccia mancare il proprio contributo, impegnandosi da subito, e a tutti i livelli, nel predisporre piani di accoglienza preventiva destinati a questa emergenza”.

Per il segretario del Pd “dobbiamo aprire le porte dei nostri collegi universitari - prosegue - a chi è in cerca di un alloggio, permettere a chi vuole studiare di iscriversi ai nostri atenei, offrire borse di studio a chi vuole costruire la sua vita e pasti nelle nostre mense. La Prorettrice ci invita ad essere protagonisti di un nuovo movimento pacifista. Dobbiamo farlo contro ogni autoritarismo e per una nuova società”. 

“La comunità del Partito Democratico dell’Umbria - conclude il Segretario Regionale  - è pronta a fare la sua parte e continuerà a sostenere sia a livello regionale che nazionale tutte le iniziative diplomatiche, civili ed umanitarie orientate alla pacificazione del conflitto e al sostegno del popolo ucraino”. 

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