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L'INTERVENTO Romizi, la nuova Giunta ci dirà se il cambiamento sarà possibile...

Il nostro lettore-editorialista Giuliano Cianelli analizza gli impegni a cui sarà chiamato a breve il neo-sindaco Andrea Romizi. In primis: la giunta che sarà il banco di prova per capire se il cambiamento è iniziato


Il nostro lettore-editorialista Giuliano Cianelli analizza gli impegni a cui sarà chiamato a breve il neo-sindaco Andrea Romizi. In primis: la giunta che sarà il banco di prova per capire se il cambiamento è iniziato o è stato solo un proposito da campagna elettorale

di Giuliano Cianelli

Entrando nell’ufficio, fino ieri occupato dal Sindaco Boccali, il suo successore Andrea Romizi, è da subito costretto ad affrontare le prime difficoltà, che riguardano la situazione economica del bilancio, sia comunale come quello di gestione delle Società compartecipate, situazioni ereditate dal suo predecessore.

Diamogli il tempo necessario per formare la nuova Giunta e ridistribuire le deleghe di competenze, per i vari servizi collegati all’amministrazione comunale. Tutti auspichiamo che queste deleghe, siano affidate a persone competenti e responsabili nei ruoli che dovranno ricoprire evitando possibilmente scelte condizionate dalla politica, anche della sua stessa maggioranza.

Persone scelte, non necessariamente nell’apparato politico, né tanto meno collegate a debiti di riconoscenza. L’autonomia del nuovo Sindaco dovrà essere garantita permettendogli di fare delle scelte che siano dettate dal buon senso e dalle capacità professionali d’indiscutibile esperienza.

L’evento storico che si è presentato per Perugia, eleggendo un Sindaco proveniente da una formazione politica diversa, da quella che ha governato per oltre 60 anni, dovrà necessariamente rappresentare quella volontà di “Cambiamento” fortemente auspicata da tutti durante la campagna elettorale.

I prossimi 10 giorni del nuovo governo della Città cittadino, saranno il banco di prova per il nuovo Sindaco, dal quale, tutti si attendono, segnali decisivi e autorevoli per il rinnovamento e il cambiamento auspicato. Dovranno essere rimosse tutte quelle incrostazioni che si sono formate negli ingranaggi della macchina burocratica amministrativa, come quelle nella gestione delle Aziende compartecipate comunali.

Rivedere tutti i servizi pubblici, fin qui delegati alle Cooperative socio culturali, che dovranno essere maggiormente e responsabilmente controllati, dai Settori della pubblica amministrazione dai quali dipendono. Le assunzioni del personale, delle Aziende e Cooperative, la cui partecipazione economica è in gran parte finanziata dal bilancio comunale, dovranno seguire logiche di competenza, capacità promuovendone la meritocrazia e non dalle raccomandazioni e favoritismi clientelari.

Il Terziario è uno strumento senz’altro utile, che da un contributo, per il funzionamento di alcuni servizi, che non possono essere direttamente forniti dall’amministrazione pubblica.Il buon funzionamento dell’amministrazione, sia pubblica sia privata, dipenderà non soltanto dalle capacità individuali del personale dipendente, ma anche e soprattutto da chi deve coordinarne e controllare il lavoro svolto.

Il nuovo Sindaco dovrà avvalersi del contributo che possono dargli persone provenienti dalla società civile, non necessariamente schierate politicamente, ma che abbiano il solo ruolo di evidenziargli le esigenze e sollecitazioni provenienti dai comitati cittadini e quella di segnalare carenze e disfunzioni, sia degli uffici pubblici, come dei servizi forniti dalle Società compartecipate.

Periodicamente nel corso dell’anno il nuovo Sindaco, dovrebbe incontrare queste persone disponibili a collaborare con lui, per fare insieme a loro il punto della situazione generale, dal quale poi dipenderanno le scelte che saranno adottate dal Consiglio e Giunta comunale.

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