Tutti pazzi per l'Altavelocità dei treni. Il piano della Regione per convincere Trenitalia. E spunta un altro Frecciarossa pro-Umbria

Il primo incontro tra la Presidente Marini e l'amministratore delegato di Trenitalia avverrà nei prossimi giorni, anche se ora e modalità ancora tutte da chiarire. Gli argomenti sono stati fissati da entrambe le parti: la sperimentazione di un frecciarossa da Perugia a Milano (dalle 5.15 e arrivo alle 8.15 a Milano con tappe intermedie Firenze e Bologna) e un primo bilancio sull'accordo per l'ammodernamento della rete Fcu che è attualmente chiusa, sostituita da autobus di linea. Nonostante le mille chiacchiere e gli scontri su Fb, un accordo ufficiale tra la Regione e Trenitalia sul Frecciarossa ancora non c'è, anche se c'è un interesse sempre più profondo tanto da far parlare di sperimentazione per sei-otto mesi.

La Presidente ha spiegato che cercherà di far leva sul fattore "turismo" dell'area interessata dalla eventuale Altavelocità: "E' sostenibile un Frecciarossa dalla città di Perugia, capoluogo di regione ed al centro di un’area che comprende Assisi e l’area del Trasimeno che da sola rappresenta oltre il 70 per cento degli ingressi turistici nella nostra regione. Un'area, ribasdisco inoltre, che si trova situato a una distanza di due ore e 30 minuti in entrambe le direzioni nord e sud di accesso dell’Alta velocità Roma-Firenze".

I rappresentanti dell'Umbria proveranno anche a mettere sul tavolo di Trenitalia un altro progetto: un accordo tra la Regione Umbria e la Regione Lazio per la possibilità di alcune fermate del Frecciarossa nella stazione di Orte. "Fermate che potrebbero servire un’area vasta dell’altra parte della nostra regione". Una ipotesi per assecondare la richiesta di equilibrio in fatto di Altavelocità rivendicata dai sindaci di Spoleto, Terni.