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Delocalizzazione delle Ex Fonderie Tacconi di Assisi, approvata la mozione del Movimento 5 Stelle

Il portavoce del M5S in consiglio regionale, Thomas De Luca: "Un tavolo di lavoro con cittadini, istituzioni locali, Governo nazionale e azienda che porti ad un piano di risanamento e riconversione ambientale dell'area"

"Finalmente la Regione prende una posizione in merito alla delocalizzazione delle ex Fonderie Tacconi. E questo grazie alla mozione presentata dal Movimento 5 Stelle e approvata oggi dal consiglio regionale".

Così il portavoce del M5S in consiglio regionale, Thomas De Luca, dopo l'approvazione della mozione che impegna la giunta regionale a "promuovere e sostenere la delocalizzazione delle ex Fonderie Tacconi attraverso un tavolo di lavoro con cittadini, istituzioni locali, Governo nazionale e azienda che porti ad un piano di risanamento e riconversione ambientale dell'area, mettendo a sistema tutte le risorse economiche disponibili a tutela definitiva dei cittadini esposti".

Merito del Movimento 5 Stelle che ha voluto affrontare le problematiche ambientali di un territorio completamente abbandonato dalla giunta a trazione leghista. Lo dimostra che l'unico intervento in materia da parte della Lega sia stato fatto copiando di sana pianta la proposta inviata alla Regione dalla sindaca Stefania Proietti lo scorso 8 marzo nel quadro di riferimento del Pnrr dell'Umbria. Insieme alla sindaca di Assisi abbiamo condotto questa battaglia perchè Stefania Proietti, che al contrario di chi governa la Regione, si è sempre dimostrata sensibile al problema. Convocando già nel 2019 un tavolo in seguito al quale era emersa la volontà dell'amministratore delegato Pietro Tacconi di trasferire le Fonderie Tacconi nel sito di Cannara. E poi emettendo un'ordinanza lo scorso 30 agosto, su sollecitazione dell'Usl 1 e in seguito a una serie di sopralluoghi dell'Arpa, per le "molestie olfattive" al centro di numerosi esposti della popolazione residente e che obbliga l'azienda ad intervenire entro 60 giorni. Una situazione preoccupante dal punto di vista sociale e ambientale come denunciato anche dal Comitato Protomartiri Francescani per la presenza di "un'industria insalubre di prima classe che si trova a poche centinaia di metri dalla basilica e dalla porziuncola, incompatibile sia con l'abitato circostante che con la preminente vocazione turistica di Santa Maria degli Angeli".

Istanze che il Movimento 5 Stelle ha raccolto per la tutela del diritto alla salute che non può essere portata avanti solo dai cittadini. "Politica e istituzioni hanno il dovere, per loro mandato, di far rispettare le leggi nazionali e regionali - conclude De Luca - dopo anni di tavoli tecnici e di immobilismo da parte della Lega, finalmente con questa mozione la Regione si impegna a mettere in campo azioni concrete a tutela del territorio".

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