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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Effervescenza democratica, l'incontro sul federalismo mancato

"Federalismo, occasione mancata", questo l'argomento del dibattito di venerdì sera in Piazza della Repubblica a Perugia per la festa del Pd

Federalismo, occasione mancata. Questo il titolo del dibattito svoltosi venerdì sera a Perugia in Piazza della Repubblica, in seno alla festa del PD, con ospiti di spessore, quali la presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini, Marco Vinicio Guasticchi e Vasco Errani governatore dell'Emilia Romagna.

Il tema centrale della discussione è stato il federalismo mancato dall’attuale governo, che la Marini ha definito centralista. Assenti al dibattito, Roberto Formigoni e il sindaco di Verona, Tosi. Il primo degli interventi è stato quello del sindaco di Livorno, Alessandro Cosimi, che ha sferrato un duro attacco alla Finanziaria passata in Parlamento pochi giorni fa. Inoltre, il primo cittadino  livornese afferma che l’attuale Patto di Stabilità non dà possibilità di manovra agli enti locali, costretti per legge a doversi attenere a un tetto massimo di spesa pubblica, condizionando le opere infrastrutturali.

Il dibattito, moderato dalla giornalista di Repubblica Alessandra Longo, è stato subito ripreso dalla presidente della Giunta umbra, Marini che ha rilevato come circa il 70 per cento dei tagli previsti dalla manovra dal governo, riguarderanno gli enti locali: “Un esempio di centralismo statale ben lontano dal promesso federalismo della Lega Nord”.

La Marini, in seguito, ha posto l’accento su alcuni dati interessanti: “Questa è la quarta manovra dei conti pubblici che ricade sulle amministrazioni locali. I tagli alla spesa pubblica e il Patto di Stabilità sono due fattori che condizionano negativamente l’operato degli amministratori locali, costretti il più delle volte a ritardare pagamenti ai propri fornitori".

Dibattito del Pd sul Federalismo



Altro intervento interessante è stato quello del presidente della Provincia di Perugia, Marco Vinicio Guasticchi che, incalzato dalla giornalista di Repubblica sul futuro delle provincie in Italia, ha affermato come non ci sia una posizione ancora chiara da parte del PD riguardo alle province. Guasticchi denuncia una vasta operazione mediatica contro le province, un’operazione svuotata di contenuti ma ugualmente efficace per convincere l’opinione pubblica della necessità di tagliare questo ente di secondo livello per fare cassa.

"Ma i costi per la chiusura – continua il presidente della Provincia di Perugia – ricadrebbero sulle finanze della Regione che, solo per il reintegro del personale in Umbria, spenderebbe circa 13milioni di euro. Inoltre, la cancellazione delle province – quella di Perugia festeggia i 150 anni quest’anno – provocherebbe una paralisi dei piccoli e medi comuni nel breve medio periodo.

Coro unanime, infine, nel ricordare come il progetto del federalismo sia su un binario morto a causa della politica del Governo Berlusconi che con questa manovra tenta di dare un’ulteriore sterzata verso la centralizzazione del potere.
 

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