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Incidente ferroviario a Milano, le analisi del dirigente umbro Zurli sulla futura ex Fcu: Ma non esiste mezzo sicuro al 100%"

Il manager umbro critico soprattutto contro il nuovo direttore del Corriere dell'Umbria Franco Bechis che ha definito l'incidente un "delitto di stato"

La strage dei pendolari a Milano ha colpito tutto il Paese. E come sempre ha sollevato dubbi sulla tenuta delle ferrate regionali o minori. Il pensiero in Umbria non può non andare direttamente al tracciato dell'ex Fcu attualmente messa in riposo per una manutenzione straordinaria dopo anni di decadenza e treni a 20 chilometri orari. Il futuro sarà targato Trenitalia con tanto di nuovi collegamenti per quella parte di Umbria (da terni passando per marsciano fino ad arrivare in Altotevere) non servita dalla ferrata nazionale. L'ex Fcu sarà sicura dopo il restauro?

L'interrogativo può essere sciolto solo da super-tecnici come Diego Zurli, dirigente della mobilità e per le infrastrutture della Regione, che dopo la disgrazia di Milano ha utilizzato il suo Facebook per fare delle riflessioni. Molto critico soprattutto contro il nuovo direttore del Corriere dell'Umbria Franco Bechis che ha definito l'incidente un "delitto di stato". "Intanto va ribadito che non esiste rischio zero, per nessun mezzo di trasporto e nemmeno per le ferrovie che, inconfrontabilmente, sono tra tutti quello più sicuro. Inoltre RFI è un'azienda seria che affronta la questione con grande competenza e scrupolo; ho constatato di persona come lavorano e posso testimoniarlo in ogni sede".

Il manager ha ribadito anche lo sforzo fatto dal Governo sulla rete ferroviaria del Paese: "Lo Stato dopo aver investito in passato somme enormi sull'alta velocità, grazie soprattutto al Ministro Delrio, ha cominciato a cambiare rotta e torna finalmente ad investire sulle reti cosiddette secondarie che trasportano circa quattro volte i passeggeri che viaggiano sui servizi a mercato". Per Zurli si deve fare giustizia individuando chi ha sbagliato nel disastro ferroviario ma senza gettare fango a caso: "Pertanto, che siano accertate le responsabilità e puniti severamente i colpevoli ma evitiamo di gettare fango perchè non aiuterebbe certamente a migliorare la sicurezza ferroviaria ma solo ad aumentare in modo ingiustificato la paura delle persone e a peggiorarne il funzionamento".

Ma sui lavori dell'ex Fcu? Sempre Zurli, con tanto di foto postate, ha voluto tranquillizzare i passeggeri sulle opera già realizzate: "Alla luce de fatti di cronaca, penso che aver investito somme rilevanti per il rifacimento dell'armamento e per l'istallazione di nuovi sistemi di sicurezza della FCU sia stata una scelta giusta e previdente".

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