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"Evitare declassamento dell'Archivio di Stato di Perugia": consiglio regionale compatto contro la decisione nazionale

Nella mozione si legge che “l'Archivio si è distinto per ricchezza e varietà del materiale, per la qualità del servizio, per lo spessore culturale delle iniziative”

“Impegnare la Giunta regionale ad attivare tutte le possibili iniziative volte a scongiurare il declassamento dell'Archivio di  Stato di Perugia”. È questo il contenuto di una mozione urgente presentata dal consigliere del Partito Democratico Giancarlo Cintioli e firmata da tutti i capigruppo dell’Assemblea regionale.

“Questa mozione – spiega Cintioli – si è resa necessaria in seguito alle preoccupazioni espresse dai lavoratori e raccolte attraverso un’interrogazione firmata anche dal consigliere Orfeo Goracci, prima, e con interventi sulla stampa locale, poi, per la sorte dell’Archivio di Stato di Perugia e delle sue sezioni distaccate di Assisi, Gubbio, Foligno e Spoleto. Infatti la riforma varata dal ministro dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, Dario Franceschini, priva l'Archivio di Perugia del livello di istituto dirigenziale, declassandolo e disponendo il trasferimento ad Ancona della Soprintendenza archivistica per l'Umbria”.

“L'Archivio di Stato di Perugia - si legge nella mozione - è l'unico in Italia con quattro sezioni distaccate e si è sempre distinto per ricchezza e varietà del materiale in esso custodito, per la qualità del servizio offerto, per lo spessore culturale delle sue numerose iniziative, rivolte non solo agli studiosi, ma anche profondamente connesse con le istanze del tessuto sociale locale. Le sue Sezioni distaccate si sono sempre distinte per attivismo, patrocinando o rendendo possibili pubblicazioni a carattere storico-documentale di primaria importanza, fondamentali per inquadrare e comprendere i vari periodi storici nei loro tratti salienti e anche in quelli meno conosciuti”.

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