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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

L'Umbria brilla in Europa, alla Marini il primo passo per i nuovi fondi strutturali in arrivo

La presidente della Regione relatrice del parere obbligatorio del Comitato delle regioni

Voce del verbo: fare. E anche in fretta. Perché il 2019 porterà le nuove elezioni europee e a Bruxelles, adesso come adesso, cominciano già a discutere della programmazione 2021-2027. I fondi strutturali. I soldi. Il rischio è il reset di quello che si era già costruito. E allora, che fare? Correre. Una mossa "politica" nel migliore dei sensi possibili. Dare la prima delle bocce da scagliare per aprire la partita a chi conta di più nell'economia interna della terza camera dell'Unione Europea. La contrattazione inizia già con la prima stretta di mano. E così partiamo già a metà, schivando l'incubo vietnam delle sedute plenarie per la resa dei conti tra i gruppi politici.

Saranno la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, ed il Sottosegretario di Stato agli affari europei per il land tedesco della Sassonia, Michael Schneider, i relatori del parere obbligatorio del Comitato delle regioni europee, relativo alle nuove disposizioni comuni per i fondi strutturali per la prossima programmazione comunitaria 2021-2027. Fino a qui tutto bene. Ora la domanda: perché proprio questi due?

Marini e Schneider sono rispettivamente anche i presidenti dei gruppi politici del Pse (Partito Socialista Europeo) e del Ppe (Partito popolare europeo).    Il parere – che data la rilevanza è stato affidato ai due presidenti dei maggiori gruppi politici presenti nel Comitato delle Regioni d’Europa – dovrà indicare criteri, modalità e procedure per la gestione di tutti i Fondi europei, ad eccezione del Fondo per lo sviluppo rurale. Traduzione: fronte comune, previo accordo, contro i movimenti sovranisti. Un asse, in buona sostanza.

L'ufficialità è arrivata oggi, a Bruxelles, nel pieno della seduta plenaria del Comitato delle regioni d’Europa. E la Marini ha spiegato che "non c'è una parte dell'Umbria che non abbia affrontato i problemi locali, dal sostegno alla disoccupazione alla tutela del patrimonio storico e artistico, con i fondi struttuali. Ci serve più Europa, ci serve più coesione". Un messaggio per il 2019, anno della seconda tornata delle amministrative e giorno x delle elezioni europee: "Non è con l'isolazionismo e con il sovranismo che si affrontano i problemi e le crisi - ha aggiunto la presidente della Regione Umbria. Le forze di sinistra non possono lasciare l'Europa in mano alla destra, sempre più xenofoba e razzista. Vogliono distruggere l'Unione dall'interno".

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