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Elezioni regionali Umbria 2015

Regionali, Berlusconi agli umbri: "Da 50 anni siete soffocati dalla sinistra"

Il presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi, in Umbria per l'incontro con gli elettori del centrodestra. Attacco al centrosinistra

Silvio c'è. Silvio c'è e si vede. Sul palco abbandona i toni pacati assunti nell'intervista rilasciata ieri a Fabio Fazio. Dopo tempo immemore la battuta sfrontata e irriverente torna a far parte del suo linguaggio. Il pubblico chiede e Silvio dà. Perché tutti speravano e volevano quel Silvio di anni fa: sicuro e sfrontato. Non si ferma davanti a nulla. Da Razzi al bunga bunga, ironizza su tutto e tutti. E c'è chi dal pubblico lo invita a riprendere il comando di “questa Italia alla deriva”.

Sale sul palco il candidato a presidente, ringraziando calorosamente lo stesso Berlusconi, nonostante che cinque anni fa lo snobbò, rispedendolo alla sua carica di sindaco di Assisi e preferendo la candidatura di Fiammetta Modena per le Regionali 2010. Ma cinque anni son lunghi, si sa. Ed è così che il presidente di Forza Italia, rivolgendosi ai propri elettori, snocciola tutti i pregi di Ricci, incoronandolo a “bravissimo amministratore”.

Gli applausi non si placano. Basta una sola parola che le mani iniziano a impazzire. Lo sfidante di Catiuscia Marini invita il pubblico a ripetere: “Venite a votare per cambiare”. Elenca uno dopo l'altro i punti essenziale del suo programma: dai trasporti alla macchina burocratica, per poi “passare a quella necessità di meritocrazia che da troppo tempo manca”. “Questo è un referendum – conclude Ricci -, solo chi è libero può scegliere nel piccolo e nel grande il merito e il meglio per la regione Umbria”.

Ma Silvio per la gioia della folla esaltata riprende ben presto la parola: “Bravo Claudio, hai citato tutti i punti realizzabili da parte di un buon amministratore. Io sono convinto che chi ha avuto un'esperienza amministrativa come quella di Ricci possa essere il miglior governatore dopo 45 anni di questa Regione. Si deve andare a votare per cambiare e mandare a casa questo rosso antico”. 

Ma Berlusconi non tralascia ovviamente il tema tasse, ricordando l'abolizione dell'Ici, perché “noi consideravamo la casa un posto sacro”. “Ci siamo impoveriti noi, si è impoverita l'Italia”. Da buon imprenditori un pensiero lo rivolge anche alle imprese tassate e vessate dallo stato, non mancando di ricordare quando intervenne in prima persona per evitare la chiusura delle acciaierie. E giù applausi e urla di consenso.

Ma la storia è un pezzo di cuore. Ripercorre le grande vittorie. “In Italia abbiamo sconfitto il comunismo. Il suo imperativo categorico, all'epoca, era se qualcuno si oppone deve essere fatto fuori categoricamente. Ed è per questo che scendemmo in campo: per combattere il comunismo, ma non ci riuscimmo”. “Avevamo un sogno – continua – attuare la rivoluzione liberale, che altro non è: riforma del fisco, delle leggi e della magistratura”.

E ancora: "Credo che un'alternanza politica ci voglia perchè scopa nuova scopa bene. E non avevo alcuna intenzione di ricordare il bunga bunga...". Molte risate ma anche qualche imbarazzo in platea. Il primo attacco è riservato al centrosinistra: "Voi siete da quasi 50 anni - ha sottolineato Berlusconi - sotto una guida che esercita un potere soffocante. Ma ricordate che queste elezioni hanno un valore anche nazionale e non solo regionale. Quindi andare alle urne è importantissimo".

Insomma, Silvio c'è, l'entusiasmo dei tempi d'oro anche e pure quell'ironia che da tempo mancava. Questa sera cena con dieci imprenditori ad Assisi. Rimane solo una domanda: avrà giovato a Ricci o no quest'incontro? Lo sapremo il giorno dello spoglio

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