Elezioni, Laffranco (Pdl): Boccali ha fallito e deve andarsene

"Non c'è bisogna di votare partitini o partiti che hanno l'ambizione di rappresentare la destra: nel Popolo della LIbertà in Umbria alla Camera e al Senato è ampiamente rappresentata. Io sono il capolista e rappresento con Rocco Valentino quest'area che viene da Alleanza Nazionale": Pietro Laffranco, l'uomo forte e già sicuro del suo ritorno a Roma in quota centrodestra, ha riaperto la competizione all'interno della coalizione tra le varie anime che vogliono essere gli eredi diretti del bacino elettorale ex Alleanza Nazionale che nel 1996 arrivò del 20%. Colpi di fioretto dunque soprattutto contro Fratelli di Italia che ha di fatto saccheggiato e molto in consiglio regionale e sul territorio. Certo in coalizione c'è anche La Destra di Stefania Verruso, ma il nemico dopo le sparate della Meloni sono proprio gli scissionisti.

Ma la battaglia a destra si gioca anche sulla territorialità. O in questo caso sulla peruginità: "Noi siamo gli unici tra i grandi partiti con la maggior rappresentanza di esponenti perugini nelle liste: ben cinque con il sottoscritto capolista, ma anche Fiammetta Modena, Massimo Monni, Rocco Valentino, Maria Rosi. E questo non è un caso: perchè vogliamo partendo dal prossimo 24-25 febbraio cambiare il volto e invertire il declino della città. A partire dal potenziamento delle infrastrutture, il sostegno delle imprese e il salvataggio dall'aeroporto".

Lo sguardo va quindi tra un anno alle amministrative a Perugia. "Io non cerco colpevoli - ha continuato Laffranco - ma certamente l'amministrazione di Boccali ha fallito in ogni campo: dalla sicurezza, alla tassazione selvaggia, ai grandi insediamenti produttivi rallentati come Ikea e Decathlon fino allo spopolamento del centro storico. Noi dobbiamo tornare ad essere una seria alternativa a questo sistema di potere".