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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Elezioni Politiche 2013

Governo, parte da Perugia l'appello pro-alleanza Grillo e Bersani

Jacopo Fo e l'ex assessore al bilancio di Perugia Fabio Faina - entrambi vicini a Sel - hanno realizzato un gruppo di pressione per un alleanza tra il Pd e il Movimento 5 Stelle

Parte da Perugia il tentativo di far sposare il Movimento 5 Stelle con il Pd di Bersani per dare al Paese un governo dopo la divisione emersa dalle urne elettorali. Infatti l'appello ufficiale porta le firme dell'ex assessore al bilancio di Perugia, Fabio Faina e l'umbro d'adozione Jacopo Fo - ormai residente a Gubbio - che ha già ottenuto più di 10.000 adesioni arrivati anche sulla pagina FB (https://www.facebook.com/events/337806359672879/) costruita all'occazione. Migliaia di pareri favorevoli anche sul blog di Grillo stesso, ovunque post, inviti, iniziative. Il popolo della rete sta mobilitandosi. 

"E i prossimi 10 giorni saranno decisivi - hanno scritto Jacopo Fo e Fabio Faina - ma non sarà facile oltre che per le comprensibili resistenze del M5S anche per le meno comprensibili resistenze del Pd, nel quale è presente una corrente che preferirebbe un governo di larghe intese. E non capiscono che per il Pd sarebbe il suicidio. Invitiamo tutti a darsi da fare in qualunque modo. Solo se la gente sarà capace di una potente presa di posizione possiamo immaginare di cavare il ragno dal buco. E, non per fare terrorismo, se non riusciamo a ottenere che il buon senso prevalga l'Italia rischia veramente il caos. Andare a elezioni dopo due mesi di spread al 1000, con tutte le tv che strepitano "Al fuoco al fuoco!" creerebbe un tale terrore che alla fine rivincerebbe il caimano. A quel punto ci converrebbe traslocare in Grecia per prendere una boccata d'aria fresca".

Sia Jacopo Fo che Faina hanno votato per il centrosinistra sponda Sinistra, Ecologia e Libertà. Ed ora cercano di far trovare un accordo su alcuni punti importanti per le riforme in cambio di un voto di fiducia da parte dei grillini ad un Governo Bersani. Un antitodo per evitare il caos economico ma anche un governissimo con Berlusconi. 

"Siamo in un momento simile al dopoguerra e dobbiamo allearci con tutti coloro che sono disposti ad appoggiare il cambiamento. Come nel dopoguerra ci troviamo di fronte a un paese ridotto in macerie da 20 anni di delirio e dobbiamo ricostruire. Immaginatevi se nel 1945 gli antifascisti invece di mettersi insieme a scrivere la Costituzione non fossero riusciti a trovare un accordo. Non riuscirci sarebbe un crimine. Speriamo che anche voi non restiate impassibili di fronte a questa emergenza nazionale. Gli italiani che hanno votato Pd, Sel, Grillo e Ingroia, vogliono tutti la stessa cosa: le riforme! E sono più della metà! Li abbiamo mandati al parlamento perché facessero le riforme e potrebbero riuscirci. Non permettiamo che prevalga lo scontro e che gettino via un'occasione epocale di cambiamento! Andare a rivotare senza aver fatto 10 riforme possibili sarebbe un delitto contro l'intero popolo italiano".

La missione appare difficile dopo anche le parole di Grillo contro Bersani: c'è da dire inoltre che gli eletti umbri sono da sempre tra i fedelissimi del comico ligure e non hanno mai preso posizioni neanche sugli scottanti casi di Favia e sulla figura considerata ingombrante di Casaleggio. 

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