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Elezioni comunali 2014

Scandalo video La 7, Romizi: "Meno vittimismo, più politiche anti-degrado"

Il candidato a sindaco Andrea Romizi è entrato nel merito del video de La 7 su Perugia Capitale della Droga. "Nessuna strumentalizzazione da noi. Ma chi ha delle responsabilità oggettive non faccia ora la vittima"

"Vedere le immagini di Perugia, andate in onda giovedì sera, fa male ad ogni perugino.  Ma da parte nostra non c'è nessuna intenzione di strumentalizzarle". Questa la posizione di Andrea Romizi, candidato sindaco di Perugia, in merito ad alcuni servizi trasmessi durante la puntata di Anno Uno, andata in onda su La7, in cui si parlava di Perugia come capitale della droga. "In questa campagna elettorale - ribadisce Romizi -  non ho mai fatto alcun attacco personale, abbiamo sempre scelto di parlare di contenuti, siamo profondamente contrari alle personalizzazioni della battaglia politica".  

"Da sempre stigmatizziamo non il singolo individuo, ma il sistema di potere presente in questa città che troviamo ingiusto ed inefficiente. Tutti dobbiamo sentire la responsabilità di lavorare al meglio affinché venga data di Perugia l'immagine che merita, diametralmente opposta a quella che viene data dai media nazionali ed internazionali.  Con equilibrio, e ben lungi dal voler strumentalizzare la questione, non si può ancora una volta che riaffermare la volontà di eliminare le aree di degrado che realmente sono presenti nel nostro territorio. Facciamoci carico tutti di rappresentare una nuova città e si evitino anche le strumentalizzazioni all'inverso: non è accettabile il diffuso vittimismo di queste ore e il malcelato tentativo di collegare l'iniziativa editoriale di Santoro(!) alla nostra proposta per il futuro di Perugia".

"Mi sembra fuori luogo - continua Romizi -  il tentativo, da parte di chi in questi anni ha avuto precise responsabilità, di arroccarsi dietro il vittimismo verso gli attacchi definiti ad orologeria. Non abbiamo intenzione di strumentalizzare le problematiche, sembrano dunque  fuori luogo i timori e alcune dichiarazioni in tal senso rilasciate in queste ore, dichiarazioni che qualcuno ha sottolineato con il detto latino: "excusatio non petita, accusatio manifesta". 

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