Gli alleati centristi a Boccali: "Bisogna rivoluzionare scuola infanzia"

“Perugia è il Bene Comune” lancia nuove idee sulle politiche dell'infanzia. Se ne parlerà in modo approfondito domani 18 maggio a Montemorcino presso il Mater Graziae dalle 18.00 in poi. Amici, cittadini e famiglie si riuniranno per festeggiare e raccogliere proposte. All'iniziativa saranno presenti, oltre al Sindaco Wladimiro Boccali, i candidati Giuseppe Passaro, Susanna Bazzurri, Franco Mezzanotte, Silvano Pellegrini, Alessandra Pauluzzi, Salvatore Ruscica, Doriana Stella e Roberto Tittarelli. 

La candidata Francesca Censini, cooperatrice pedagogica da anni, dichiara: "Non viviamo solo in un periodo di crisi economica, ma di valori. Per questa ragione è urgente ripartire dall'infanzia per costruire una società che sappia gestire il presente e progettare il futuro. Ci sono poche, ma chiare azioni concrete per la vita di tutti i giorni che possono sostenere le famiglie e riaprire spiragli di ricrescita socio-culturale. Voglio elencarne solo alcune:  potenziare i servizi socio-educativi per la prima infanzia; aumentare il numero di posti disponibili nelle strutture comunali, in quelle convenzionate e dei Nidi Famiglia; ampliare l'orario di apertura coprendo l'intero arco dell'anno; bloccare le tariffe per tutti i servizi socio educativi; potenziare il servizio di Ludoteca e centri estivi; prevedere percorsi di formazione e genitorialità; prevedere contributi per il sostegno al Piano di Offerta Formativa; attivare progetti specifici per l'educazione civica, la salute e l'ambiente; valorizzare le aree verdi e i parchi; elevare lo standard di sicurezza in tutti i plessi scolastici". 

Queste azioni si sposano con gli intenti della lista, anche il candidato Mauro Cozzari, infatti, ribadisce: "Il futuro della nostra comunità passa per i nostri figli.Le famiglie con i bambini sono le più colpite dalla crisi e tutto il peso di conciliare i tempi della vita lavorativa e familiare non può gravare sui genitori e sui nonni. Lo scrittore Carl William Brown sostiene che sia un'assurdità sottoporre l'educazione alle leggi dell'economia, quando invece dovrebbe essere l'economia ad essere sottoposta alle leggi dell'educazione. Di ciò siamo fermamente convinti".